Conte su Twitter: “Ora l’obiettivo è rendere più solida questa maggioranza”
Governo, voto al Senato:
156 Sì alla fiducia
140 No
16 Astenuti
156 voti favorevoli hanno permesso a Giuseppe Conte di raggiungere la maggioranza in Senato, non assoluta, ma è pur sempre una maggioranza. I numeri, però, contano e 156 sembra essere proprio un numero risicato per un Governo che deve affrontare il periodo di crisi che sta attraversando l’Italia. Per una maggioranza assoluta erano richiesti 161 voti favorevoli al Senato che però, anche con tali numeri, viene considerato debole, figuriamoci con una maggioranza raggiunta a stento. Ma Conte ne è consapevole, esce vittorioso da una battaglia combattuta senza tregua davvero malconcio e sa bene che non è ancora finita, tanto che twitta: “Ora l’obiettivo è rendere ancora più solida questa maggioranza. L’Italia non ha un minuto da perdere”.
“Ditemi voi se questo minestrone può portare avanti l’Italia. Ci rivolgeremo a Mattarella: c’è un Governo che non ha la maggioranza al Senato e sta in piedi con chi cambia casacca” afferma il leader della Lega, Matteo Salvini al Tg1 annunciando la volontà di incontrare il Capo dello Stato insieme a FI e FdI.
“Votare è necessario perché è l’ultima possibilità che l’Italia ha per rialzarsi, avendo un Governo che ha un’idea chiara, che vuole andare tutto da una parte, con le idee chiare”, ha dichiarato la leader di FdI, Giorgia Meloni a Rete 4.
Ma Lega e FdI si appelleranno al Colle anche per la polemica sorta per via dei senatori Lello Ciampolillo, ex parlamentare del M5s, e Riccardo Nencini di Italia viva che sono stati riammessi al voto in ritardo, sostenendo la fiducia al Governo.
Anche Matteo Renzi, a cui si deve l’apertura di questa crisi di Governo, si è espresso subito dopo l’esito della votazione al Senato affermando che “C’è stato un calcio mercato lunghissimo e alla fine numeri decisamente deludenti. Un Paese in crisi non si governa con questi numeri”. Per il leader di Iv è chiaro che il suo partito non fa più parte della maggioranza, “mi sembra evidente”, afferma durante il suo intervento a Porta a Porta. “Il presidente del Consiglio ha scelto di costituire un’altra maggioranza, non ci vuole con se”, ha aggiunto. “Non ho più il vincolo di maggioranza, sono sereno, non devo più votare per Bonafede” ha annunciato, confermando che la settimana prossima Italia viva “voterà contro la relazione del ministro della Giustizia Bonafede sulla giustizia”.
Più “filosofico” Luigi Di Maio che si esprime attraverso un post su Fb in questi termini: “Nei momenti più difficili, nei momenti in cui le persone temono per il proprio futuro, c’è bisogno solo di una cosa: restare uniti. E la fiducia che il Governo ha ricevuto anche in Senato – voto che arriva in un momento molto difficile per il nostro Paese – unisce persone che si prendono una responsabilità. Persone che hanno compreso l’importanza di sostenere l’Italia in un momento come questo e che hanno un solo e unico obiettivo: lavorare per la ricostruzione”. Si riferisce ai responsabili o “costruttori” come sono stati definiti i senatori che hanno votato la fiducia al Governo contro gli “irresponsabili”, quelli che invece hanno aperto e appoggiano una crisi di tale portata in un momento così difficile.
Adesso tocca a Mattarella valutare la situazione considerando che, anche se esigua, l’esecutivo ha ottenuto la fiducia, ma in questo momento è una maggioranza parlamentare che non ha alcun accordo politico chiaro. Su tutto grava certamente l’attuale necessità per il Paese di poter contare su un Governo solido e capace di dare delle risposte immediate ad esigenze fondamentali, come, primo fra tutte, quella di presentare un Recovery plan efficace, all’Europa.