In vendita su Facebook il medicinale letale utilizzato per i suicidi assistiti
Quando si dice che su Internet ormai troviamo di tutto, non sono parole dette al vento. Così non è difficile che tra le cose assurde trovate sulla rete vi sia un annuncio di vendita che fa rabbrividire: su una foto che ritrae un noto medicinale lo slogan recita ‘Per una morte serena ed indolore’.
È questo l’annuncio apparso su Facebook e che, secondo quanto denuncia lo ‘Sportello dei diritti’ “promuove la vendita del Nembutal, un potente barbiturico cercato disperatamente dalle persone che desiderano praticare su sé stessi l’eutanasia e che non possono ottenerla nella propria nazione in quanto ivi proibita”. La onlus che ha lanciato l’allarme ha anche sottolineato come il popolo della rete abbia “subito reagito in maniera sdegnata”. Ma il caso non può essere sottovalutato.
Questo medicinale viene utilizzato in Svizzera “dalle organizzazioni che si occupano di suicidio assistito come Dignitas ed Exit. Anche i veterinari si servono di questo potente barbiturico per sopprimere animali malati o pericolosi. Negli Stati Uniti viene ancora utilizzato nelle esecuzioni capitali”, spiega Giovanni D’Agata, presidente dello ‘Sportello dei Diritti’, che aggiunge: “Gli esperti mettono in guardia sulla vendita di questi prodotti. È illegale”. Infatti il “Nembutal, conosciuto anche come pentobarbital, viene a volte usato come sonnifero. Attualmente non può più essere acquistato e i medicamenti che ne contengono anche solo piccole dosi sono disponibili solo con la ricetta medica. Per questo, proprio perché merce rara da trovare, è oggetto di truffe online da parte di falsi venditori del farmaco”.
In Italia e in molti antri Paesi ricorrere all’eutanasia è illegale, per cui anche l’acquisto di questo medicinale letale è perseguibile penalmente, purtroppo però, si legge su “Lo sportello dei diritti”, “i venditori, che spesso si trovano all’estero, sono difficilmente perseguibili. Sono invece punibili gli acquirenti. In Australia chi importa illegalmente il Nembutal viene punito con 25 anni di carcere e una sanzione di 550mila dollari. Ma molti sono disposti a rischiare pur di poter scegliere l’eutanasia”, conclude.
Molte persone oggi che vogliono ricorrere alla “morte dolce” si trovano costretti a recarsi in Svizzera dove operano organizzazioni che si occupano di suicidio assistito. Molti altri però sono non possono affrontare un viaggio del genere e per questo sono facili prede per annunci di questo tipo.
Dignitas, una delle organizzazioni che si occupa dell’accompagnamento alla morte dolce in Svizzera, ha pubblicato lo scorso febbraio un documento interessante dove si attesta che in Italia vi sono un gran numero di persone che tenta il suicidio, addirittura una persona ogni due minuti circa ha alle spalle un tentativo fallito di suicidio, mentre una persona si suicida ogni due ore per un totale di 11 morti al giorno.
Questo significa che molte persone potrebbero cadere nella tentazione di usare un medicinale illegale come quello offerto nell’annuncio incriminato allettati soprattutto dalla facilità di reperimento.