Ma senza combattere
“Tutti i 28 alleati della Nato sono membri della coalizione globale” contro l’Is. “Oggi concorderemo l’ingresso della Nato nella coalizione, cosa che manderà un forte messaggio di impegno nella lotta contro il terrorismo e migliorerà il coordinamento all’interno della coalizione. Ma ciò non significa che la Nato si impegnerà in operazioni di combattimento”. Lo ha detto la scorsa settimana il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, a Bruxelles.
“Tredicimila militari Nato continuano ad addestrare le forze afghane – ha detto poi Stoltenberg aggiungendo – valuteremo il nostro livello di supporto e il futuro della missione: addestrare le forze locali è uno dei mezzi migliori per combattere il terrorismo. Stiamo già addestrando le forze irachene e i nostri aerei Awacs forniscono informazioni alla coalizione globale per sconfiggere l’Isis. Oggi decideremo di espandere il nostro sostegno alla coalizione, con più tempo di volo per gli Awacs (“radar mobili” in grado di controllare un raggio di 400 chilometri, sorvolando la Turchia e il Mediterraneo), più condivisione delle informazioni e rifornimenti in aria”.
Lotta anche contro i
foreign fighters
Nel summit dei capi di Stato e di governo della Nato “concorderemo di creare una nuova unità dedicata all’intelligence sul terrorismo qui, nel quartier generale, per migliorare la condivisione delle informazioni, anche sui foreign fighters” prosegue Stoltenberg. “E decideremo di nominare un coordinatore che sovrintenda agli sforzi della Nato nella lotta contro il terrorismo”.
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foto:Ansa