A Zurigo, Winterthur, Dietikon si sono svolte delle partite simboliche per dimostrare il fatto che, nel caso in cui la legge per le naturalizzazioni dovesse passare, la squadra potrà essere penalizzata a causa della mancanza di giocatori. Le partite sono state seguite da fan in rosso bianco con bandiere e tamburelli che si mossi con la squadra. Durante l’evento ci sono stati anche esempi pratici in cui l’arbitro fischiava in base alla nazionalità del giocatore. Durante il suo giro dimostrativo, l’ipotetica nazionale è stata accompagnata da diverse figure politiche: a Dietikon vi era Rosemarie Joss, consigliera cantonale PS e il consigliere comunale LA, Ernst Joss. A Winterthur, il consigliere cantonale PS Bernhard Egg e Balthasar Glättli, consigliere nazionale verdi. Infine nella città di Zurigo era presente Balthasar Glättli, consigliere nazionale Verdi. Mentre sempre presente in tutte tre le fermate Samir Filmemacher (Snow White, Joschka). Con questa azione la nazionale e i suoi fan dimostrano quanto è importante la naturalizzazione libera a Zurigo ed esprimono la loro scelta con il motto: “Successo grazie alla varietà”. I partecipanti all’evento, infatti, sono sia svizzeri che stranieri che hanno diverse origini e sono l’espressione viva della forza culturale e finanziaria che il cantone zurighese riceve proprio grazie all’immigrazione. Gli immigranti si integrano e arricchiscono Zurigo, dunque la naturalizzazione è la conseguenza di questo arricchimento. Non vi è alcuna differenza se questo contributo viene dato a Zurigo e, più in generale, alla Svizzera come calciatore, camionista, maestro, donna delle pulizie oppure anche solo da un vicino servizievole. La loro protesta, inoltre, si scaglia contro gli esponenti del-l’UDC, i quali criticano la situazione di panico che sta creando questa proposta, quando, invece, sono stati proprio i partiti borghesi a pretendere una prassi così rigida colma di ostacoli burocratici per la naturalizzazione. Fino adesso l’esperienza con le naturalizzazioni a Zurigo sono state molto positive e non sembra essere necessario complicare la prassi burocratica con l’aggiunta di un esame scritto. Infatti, il colloquio in lingua per la naturalizzazione sull’integrazione e sull’educazione civica, che fino adesso è stato svolto, è stato più che sufficiente. Qualche errore grammaticale non compromette la comunicazione tra persone e il sapersi relazionare è più importante di imparare a memoria delle regole.
Bisogna trovare un compromesso ragionevole per la naturalizzazione, Zurigo ha bisogno, per esempio, di gente giovane, e non solo sportivi. Se dovesse passare questa legge, tanti giovani avranno grossi ostacoli per ottenere il diritto di cittadinanza. Tutti quei giovani che sono cresciuti qui, hanno frequentato la scuola svizzera parlano il tedesco ed hanno le basi di educazione civica, non dovrebbero avere lo stesso trattamento di chi, invece non ha questi requisiti. Ricordiamoci che questi giovani hanno studiato a scuola insieme agli alunni svizzeri. Che la Svizzera abbia bisogno di tutti questi giovani per andare avanti, si può vedere nell’esempio che ci porta la nazionale Svizzera U21 la quale, se dovesse passare la legge, dovrà rinunciare a molti dei suoi giocatori, compromettendo il suo futuro agonistico. Con il passare del tempo la cosa si ripercuoterà anche nella nazionale Svizzera.