Americani infuriati, in Italia utenti disorientati dalla “gestione più complicata” Presenti in rete anche delle guide alla nuova interfaccia
Ad un mese dalla presentazione del nuovo restyling di Facebook, è tempo di bilanci: se negli Stati Uniti è in atto una vera e propria sollevazione popolare, non sono pochi neanche in Italia gli utenti disorientati dalla nuova veste del più famoso social network, seguito ormai da 800 milioni di utenti. A parte l’internauta versatile, che accetta meglio i rapidi cambiamenti delle tecnologie, l’amante di Facebook più abitudinario si è detto da subito disorientato dalle novità. Ma quali sono “le rivoluzioni” di cui si parla? Secondo molti utenti la nuova gestione è più complicata. Il team di Facebook, non è un segreto, deve lottare anche contro la concorrenza. Ed ecco che, ispirandosi a Twitter, social network concorrente, Facebook ha deciso di rendere le esternazioni di ogni utente condivisibili con chiunque. Simile a Google Plus è, al contrario, la possibilità di decidere se ciò che si pubblica sulla propria pagina sarà visibile solo ai propri familiari o a tutti. Altra cosa che fa innervosire molti utenti, perché a decidere è un “freddo” algoritmo, è il cosiddetto “ticker”, un sistema che mette da parte gli aggiornamenti meno importanti dei propri amici. Già un mese fa gli utenti italiani di Facebook, non trovando più al primo accesso i vecchi punti di riferimento, scrivevano sulla propria bacheca commenti sulle nuove impostazioni. “Era meglio prima”, “Ridateci il vecchio Fb”: questo il tenore delle proteste. Come quasi sempre capita con le novità della tecnologia, sono quindi nate guide online su come orientarsi e blog con post e commenti di esperti. E non sono mancati neanche gruppi di protesta sullo stesso Facebook. Alcuni dubbi sollevati dagli utenti americani, che hanno una ragione in più per essere esigenti visto che secondo una recente ricerca Nielsen gli statunitensi hanno trascorso su Facebook 53 miliardi di minuti solo nello scorso mese di maggio, riguardano infine anche la privacy e vengono dalla cosiddetta “Timeline”, una novità introdotta che consente di consultare velocemente foto, testi, video, insomma tutti i propri aggiornamenti pubblicati negli anni. In pratica tutto ciò che riguarda la proria vita è messo in fila, cronologicamente ordinato su di una linea temporale che va dalla nascita al momento attuale. Se, putacaso, si condividono sul social network informazioni sui propri famigliari, sui lavori che si sono svolti, sulle relazioni amorose cominciate e finite, su nascite, morti e su tutto quanto rappresenta il cuore della propria esistenza offline, anche queste informazioni saranno messe in riga e segnalate sulla Timeline tra i momenti importanti della propria esistenza. Si potrà in pratica scorrere tutta la propria storia, rivedere le immagini, le parole, le attività che l’hanno caratterizzata, si potrà rileggere il diario della propria vita ogni volta che lo si desidera e arricchirlo di informazioni e storie, rendendolo una vera e propria autobiografia a disposizione di quanti vi hanno accesso. “Ora potete dire tutta la storia della vostra vita su una sola pagina”, aveva dichiarato Mark Zuckerberg nel presentare Timeline, concludendo poi il discorso con questo augurio: “Vogliamo rendere la Timeline un posto di cui sei orgoglioso. Qualcosa come la tua casa”. Facebook ha comunque creato un’applicazione con la quale esprimere il proprio giudizio sul cambiamento grafico. Già vi sono 1 milione di voti e 600.000 commenti: il 94% degli intervenuti ha trovato il nuovo aspetto decisamente peggiore.