0.3 C
Zurich
21 November 2024
Image default
Scrive chi legge

La paralisi dei consolati

Print Friendly, PDF & Email

Caro Direttore,

ho letto con interesse e partecipazione l’accorato appello di Angela Schirò, deputata del PD, la quale ha sollevato, molto opportunamente, il problema dei gravi ritardi, che si registrano nei consolati italiani in Svizzera, ma anche, mi permetto di aggiungere, nella cancelleria consolare dell’ambasciata di Berna, ove ormai è difficile poter accedere e dove, peraltro i documenti più richiesti dai cittadini, a cominciare dal passaporto e dalla carta di identità, vengono rilasciati con un tempo medio di attesa di due o tre mesi. 

Corre l’obbligo però di ricordare che la situazione dei servizi consolari negli anni scorsi era fortunatamente molto diversa, almeno a Zurigo. A titolo di esempio, merita ricordare che nel consolato generale di questa città non si registravano né code, né liste di attesa, né arretrati di lavoro. Il passaporto veniva rilasciato entro 15 minuti dalla presentazione della domanda, mentre la carta di identità si riceveva mediamente entro 8 giorni. Oltre a ciò, non esistevano obblighi di tipo informatico e tutti potevano presentarsi in consolato senza prenotazione, che peraltro non era neppure prevista. I connazionali qui residenti erano tutti,  più o meno, felici o, almeno, lo sono stati, fino al marzo del 2020, quando la situazione è precipitata.  

Cosa è successo  di tanto grave da generare la presente paralisi? Certo, c’è stato il Coronavirus, è stato introdotto, di conseguenza, il lavoro agile, gli uffici sono stati sguarniti, gli appuntamenti centellinati e, last but not least, gli accessi al consolato sono stati contingentati.

Bisogna domandarsi perché ci sia stata tanta precipitazione sia nei diplomatici sia nei sindacati, che insieme hanno infatti deciso, all’apparire del coronavirus, drastiche misure di contenimento dei flussi di pubblico, ciò che ha portato in qualche caso alla chiusura  degli uffici consolari. Come non accorgersi che quelle misure penalizzavano assurdamente il servizio? 

L’onorevole Schirò ha segnalato, per parte sua, di aver presentato una interrogazione ai ministri degli Esteri e degli Interni sollecitando urgenti interventi correttivi. Nella mia impressione, tuttavia, sarebbe utile concentrare l’attenzione sulla capacità manageriale dei dirigenti, e sulla loro attitudine a risolvere autonomamente i problemi che insorgono sul posto di lavoro. Ecco perché abbiamo appreso con vero piacere la notizia, diffusa in ambito Comites, secondo cui il Consolato generale di Zurigo si preparerebbe ad abolire l’obbligo di prenotazione degli appuntamenti per i passaporti, riaprendo infine le porte del Consolato ai cittadini. Aspettiamo ora con fiducia analoghe notizie anche dagli altri Consolati.

Gerardo Petta
consigliere Comites di Zurigo

 

 

Le lettere nella rubrica “Scrive chi legge” riflettono l’opinione dell’autore e non necessariamente il parere della redazione. Gli articoli impegnano solo la responsabilità degli autori.

 

“Scrive chi legge”: la nostra rubrica dove i lettori possono scriverci per porre delle domande o per pubblicare un articolo dove esprimono le loro idee.
Scrivici anche tu a [email protected]

Ti potrebbe interessare anche...

“ITALIA NEL CUORE”

Redazione La Pagina

Berlusconi è tornato

Redazione La Pagina

Che accade al Consolato Generale di Zurigo?

Redazione

Lascia un commento

I cookies ci permettono di garantire la funzionalità del sito, di tenere conto delle vostre preferenze e consentirvi una migliore esperienza di consultazione dei nostri contenuti. Continuando a navigare sul nostro sito l’utente accetta l’utilizzo dei cookies. Accetto Leggi di più