I pugliesi a Ginevra si confermano abili danzatori nel loro ballo tradizionale. Lo scorso Sabato 14 marzo si è svolta l’ennesima edizione della festa dei Pugliesi e della pizzica. Sta ormai diventando un appuntamento fisso quello con la tradizione pugliese e con la musica salentina tanto che il consueto nome dedicato alle loro annuali celebrazioni è stato soppiantato dalla “Festa della Pizzica”. L’evento si è svolto presso la confortevole sala Comunale di Chêne-Bougeries in Route de Vallon, 1. L’entrata libera per questo atteso appuntamento ed il menù fisso hanno consentito ai numerosi partecipanti (pugliesi e non) di godere di una bellissima manifestazione, dell’ottimo cibo e del buon vino. Ad aprire la serata è stato il presidente Antonio Scarlino il quale, dopo una breve introduzione, ha proseguito nei i tradizionali saluti alle autorità intervenute ed esattamente il Console Generale d’Italia Andrea Bertozzi, e diversi rappresentanti della comunità italiana a Ginevra.
In vista delle imminenti elezioni dei membri dei Com.It.Es, e cioè dei Comitati degli italiani all’estero, Scarlino ha ricordato ai presenti l’importanza di questi organi elettivi che rappresentano i nostri cittadini all’estero e con gli uffici consolari e la conseguente necessità di una partecipazione massiccia. La serata è entrata subito nel vivo ed a riscaldare i cuori di tutti i presenti ci ha pensato l’Orchestra Italiana ALEX. Ben otto musicisti che hanno offerto un vero e proprio spettacolo proponendo musica anni 60 e successivamente la tradizionale musica del Salento colma dei caldi ritmi della Pizzica. Vale la pena, anche quest’anno, spendere alcune parole e fare dei cenni anche storici a questa danza tradizionale tanto amata in Puglia e dagli italiani tutti. La Pizzica è una danza popolare attribuita particolarmente a Taranto e a tutto il Salento, ma fino a tutt’oggi diffusa anche in un’altra regione della Puglia, la Bassa Murgia. Fa parte della grande famiglia delle danze di tradizione e delle tarantelle, come si usa chiamare quel variegato gruppo di danze diffuse dall’Età moderna nell’Italia meridionale. La prima fonte scritta, che oggi si conosca, risale al 20 aprile 1797 e si riferisce alla serata da ballo che la nobiltà tarantina offrì al re Ferdinando IV di Borbone in occasione della sua visita diplomatica nella città. Il testo parla di “pizzica pizzica” come di una “nobilitata tarantella”. La “pizzica pizzica”, dunque diventa col tempo una danza ludica dei momenti di festa e di convivialità sociale, ma veniva praticata durante i rituali terapeutici dai morsicati (veri o presunti) dalla tarantola (Pizzica di San Vito e Taranta in acqua). Successivamente assume più i contorni di una vera e propria danza di corteggiamento durante la quale due ballerini si avvicinano ma non si toccano mai.
Diverse le fonti e diverse le interpretazioni, fatto sta che questa tradizionale danza salentina è oggi a pieno titolo ambasciatrice nel mondo della puglia e delle sue tradizioni. La grande partecipazione nella sala da ballo, il puro coinvolgimento del-le musiche italiane e regionali oltre al buon cibo ha dimostrato che questa festa “s’ha da fare e da rifare”. Niente da dire, tutto molto bello, ben organizzato e soprattutto ben riuscito.
L’Associazione Lucchesi nel Mondo di Ginevra festeggia quarant’anni di vita
Grande successo per la Lucchesi nel Mondo di Ginevra. Lo scorso 28 febbraio, nella sala della scuola di Vernier-Place, l’associazione ha festeggiato il 40° anniversario della fondazione, contemporaneamente al carnevale 2015. Oltre duecento ospiti sono intervenuti nella serata di gala. Tra i partecipanti il vice console Bianca Maria Pozzi ed il presidente del Comites Francesco Celia. Giunti da Lucca per l’occasione, in rappresentanza della sede centrale della Lucchesi nel Mondo, Paolo Canali e consorte.
Dopo un breve discorso, nel quale si è congratulato con l’associazione per il suo operato, Canali ha consegnato una targa, commemorando l’importante traguardo raggiunto, al presidente Menotti Bacci. Onori simili sono giunti dalle autorità toscane. Letto il messaggio di Sara Nocentini, assessore della giunta regionale con delega per i toscani nel mondo, Canali ha consegnato una seconda targa, a nome del coordinatore delle associazioni toscane d’Europa, Sergio Scocci. Si sono uniti ai festeggiamenti anche i presidenti ed i rappresentanti delle altre associazioni italiane di Ginevra, aderenti alla SAIG, insieme al coordinatore Carmelo Vaccaro. Una cena prelibata è stata servita agli ospiti. Del buon Chianti ha accompagnato i tordelli alla lucchese, seguiti dall’arrosto di vitello con contorno di patate e verdura mista. La storia dell’associazione è stata evocata al termine del pasto. Il presidente Bacci ha ringraziato i suoi predecessori Arnaldo Innocenti e Loriana Dei Rossi, i membri fondatori Vittorio Vitali e Fulvio Bartolini, tutt’ora attivi nell’associazione, ed il proprio fratello Vittorio, presente in ogni comitato esecutivo dal 1975. Una scultura a forma di foglia è stata il riconoscimento per la profusa e longeva attività di ciascuno. Sempre verde, la foglia conserva nel tempo la propria linfa. Così esprime un auspicio, condiviso da soci e amici, per il futuro dell’associazione, tra le più antiche del continente.
Una grande torta ha concluso la cerimonia. Era abbellita con una fotografia del Duomo di Lucca, dove viene custodito il Volto Santo, oggetto di devozione e simbolo di raccoglimento per tutti i lucchesi. Il presidente Bacci e gli ospiti di riguardo hanno « incigniato » la torta sulle note di « Tanti auguri a te ». Una bottiglia di vino rosso Bordocheo, di produzione capannorese, e recante il logo dell’avvenimento, è stata offerta come ricordo a tutti i partecipanti. Quindi, al richiamo della danza, i ballerini hanno invaso la pista. E fino a tarda notte, il Duo di Casa Nostra li ha accompagnati verso il quarantunesimo anno di vita dell’associazione.