Città multiculturale da tre secoli, è per Carouge, oggi, un vanto quello di favorire, attraverso numerose attività, l’integrazione dei nuovi abitanti nel Comune. Obiettivi: offrire una qualità di vita armoniosa, in cui ognuno possa trovare la sua giusta collocazione in una città che conta circa 21.000 abitanti. È l’obiettivo della Commissione extraparlamentare per l’integrazione, presieduta dal consigliere amministrativo Jeannine de Haller Kellerhals, creata nel 2004 e composta da personalità scelte dai partiti che figurano nel Consiglio Municipale.
La sua esistenza è una prova dell’importanza che il Comune dà a questo problema. Da dieci anni, le iniziative e l’impegno di questa Commissione hanno permesso di creare e di sostenere numerose attività-guida, come i Percorsi di accoglienza, Ethnopoly o, dal 2010, la Settimana di Carouge contro il razzismo. Voler combattere il razzismo significa farsi carico di diverse iniziative allo scopo di favorire la comprensione dell’altro e permettergli una buona integrazione.
Curare l’accoglienza
Due principali orientamenti fanno parte di questa politica: prima di tutto l’accoglienza iniziale. Due volte all’anno, in primavera e in autunno, la Città organizza, con il successo che già conosciamo, il Percorso di accoglienza. Il discorso di benvenuto da parte delle autorità, la scoperta dei punti strategici della città (posta, scuole, biblioteche, piscine, parchi ecc.), la presentazione della sua particolare storia grazie a delle guide volontarie, come pure l’aperitivo di chiusura alla Maison de quartier di Carouge sono i suoi punti di forza. Inoltre, il Comune organizza, ogni mese, un aperitivo di benvenuto per i nuovi abitanti che, fin dal loro arrivo a Carouge, ricevono un pacchetto di documenti – piantina della città, opuscoli, ecc. – pubblicati dal Comune.
Impadronirsi della lingua è indispensabile.
Il secondo orientamento della politica di integrazione di Carouge è il sostegno all’apprendimento del francese, poiché, oltre a sentirsi ben accolte, queste persone devono necessariamente saper usare la lingua francese nel miglior modo possibile. Questo permette loro di farsi capire sia nei diversi momenti della vita quotidiana sia in campo professionale. A questa acquisizione si aggiunge l’apprendimento dei codici culturali che permettono di comprendere il funzionamento della nostra società.
Dal 2011, la Città di Carouge sovvenziona i corsi dispensati sul territorio comunale da ici-formation e dall’Université ouvrière di Ginevra (UOG). Tale sostegno finanziario permette di rendere questi corsi accessibili a tutti. I corsi dispensati dall’UOG, a livello avanzato, completano quelli che sono destinati ai debuttanti e che sono organizzati da ici-formation. Per un adulto imparare una lingua che non si conosce non è un compito facile, soprattutto se si tiene conto del fatto che a questo si aggiunge molto spesso la necessità di combinare liste già cariche di impegni oltre ai problemi contingenti della vita famigliare.
Tuttavia ci sono donne e uomini che si impegnano con tenacia e per i quali il sostegno del Comune è importante.
Breve storia di Arthur e di Isabel.
Arrivato nel 2005 dal Portogallo, questo anziano réceptionniste è venuto a Ginevra “per migliorare la sua situazione”. Dopo aver trascorso tre anni all’accettazione nel suo edificio, si ritrova senza lavoro e si inserisce nel programma Cyclotri. Nel 2010 presenta la domanda per un posto nella nettezza urbana e l’ottiene. “Ma volevo migliorare la conoscenza della lingua francese e soprattutto del francese scritto. Era necessario che seguissi dei corsi, cosa che ho fatto grazie all’UOG.”
Isabel, invece, è arrivata a Ginevra due anni fa. Nata a Madrid, dopo aver lavorato otto anni a Roma, è specializzata in diritto internazionale agricolo. Suo marito è un esperto in ricerche neurologiche. Entrambi si sono installati a Carouge di cui si sono subito innamorati. Lei ha saputo dell’esistenza dei corsi dell’UOG in ViverCarouge e ne ha approfittato per perfezionarsi “in una lingua che non sono in grado di utilizzare bene” lascia sfuggire velocemente.