La Juventus continua a vincere, derby alla Roma, la Lazio rischia, speranza per il Napoli, in Europa League la Fiorentina e il Genoa senza licenza Uefa
Doppia festa per lo scudetto e la Coppa Italia allo Stadium con vittoria. La Juventus (3-1) continua a vincere senza fare sconti. A farne le spese il Napoli, che però spera di qualificarsi per la Champions grazie alla sconfitta della Lazio nel derby. Non sarà facile per i partenopei che a Torino hanno mostrato i soliti limiti; troppi inaccettabili errori difensivi e in attacco non hanno creato quasi nulla. C’è una totale confusione nella gestione di Benitez tra titolari e riserve, ma anche tanto indicativo nervosismo (testata di Britos a Morata) per una stagione che rischia di essere fallimentare. La conquista della Supercoppa Italiana aveva fatto ben sperare, ma nella seconda parte il Napoli ha deluso su tutti i fronti. È fallito anche il progetto Benitez ed è presumibile che nel Napoli sarà rivoluzione. Invece la squadra di Allegri non è mai paga delle sue vittorie, onora gli impegni e le sue grandi prestazioni, anche con la squadra B, dimostrano che in Italia non ha rivali. Tante soddisfazioni che non possono che alzare il morale e la determinazione lungo la strada che porta a Berlino, per conquistare una storica tripletta.
La Roma (2-1) si aggiudica il derby e la matematica certezza del 2° posto, che consente di accedere direttamente ai giorni della Champions League. Alla Lazio basta ancora un punto per il 3° posto, ma nell’ultima giornata andrà a Napoli per la gara decisiva, in cui alla squadra di Pioli non è permesso perdere. Il Napoli con tre punti sarebbe terzo in virtù degli scontri diretti. Il fondamentale derby in chiave Champions si è deciso nella ripresa in 12’: Roma in vantaggio con Iturbe, pareggio di Djordjevic e gol partita di Yanga-Mbiwa all’85’. La gara è stata contratta per la posta in palio, con Lazio che logicamente ha cercato di vincerla con più determinazione, mentre la Roma si è chiusa bene. L’atteggiamento difensivo dei giallorossi alla fine ha pagato e quando la Lazio ha accusato la stanchezza, i giallorossi hanno colpito. Il risultato scaccia i pensieri di combine contro il Napoli, ma la Lazio il pareggio l’avrebbe meritato, perché aveva fatto la partita. Adesso il tecnico Pioli dovrà rimotivare i suoi giocatori per la sfida decisiva a Napoli, per ottenere quel 3° posto che i biancocelesti meriterebbero. Il derby capitolino è stato macchiato ancora da tensioni, disordini e incidenti, con due tifosi giallorossi accoltellati, che per fortuna non sono in pericolo di vita.
Il Palermo (2-3) saluta il suo gioiello Dybala, che passerà alla Juventus, con una sconfitta contro la Fiorentina. La quarta vittoria consecutiva permette alla squadra di Montella di conquistare, con merito, la qualificazione alla prossima Europa League. I siciliani ci tenevano a chiudere bene davanti al proprio pubblico una stagione ricca di soddisfazioni e sopra le attese, ma l’ex Ilicic e Gilardino hanno rovinato la festa al pubblico palermitano. Con la brutta prova a Empoli la Sampdoria (1-1) fallisce un piazzamento europeo. L’unica via per partecipare all’Europa League è legata alla conferma della mancata licenzia Uefa al Genoa (3-2), che si è aggiudicato il 6° posto battendo l’Inter a Marassi. Nelle ultime giornate la squadra di Gasperini ha cambiato marcia, mentre quella di Mihajlovic si è inceppata: solo un successo dal 22 marzo. Anche a Empoli la Sampdoria è stata la brutta copia della squadra ammirata a inizio campionato, subendo l’Empoli per un’ora. I toscani, già salvi, hanno imposto il loro gioco offensivo onorando il campionato fino all’ultimo e hanno ricevuto gli applausi del pubblico amico. Per il Genoa invece il successo contro l’Inter è stato decisivo per l’Europa, che per il discorso sulla licenza Uefa non concessa, non è ancora sicuro di poter partecipare. È stata una gara tipica di quando il risultato è importante e in cui è successo di tutto, tra ribaltamenti di risultati, gol annullati (due all’Inter), traverse, rigori non concessi. All’ultimo minuto la spunta il Genoa con Kucka, che corona un campionato partito male all’ombra della Sampdoria, ma che è terminato in crescendo. Ora si attende l’esito del ricorso al CONI. L’Inter, senza i ripetuti errori, avrebbe meritato il pari, ma spreca l’ultima occasione e saluta (quasi) l’Europa, chiudendo una stagione altalenante. Ora il via alla rifondazione.
Le altre partite erano prive di problemi di classifica. Il Milan di Inzaghi si toglie una piccola soddisfazione nell’ultima gara a San Siro battendo il Torino. Le note positive sono il ritorno al gol di El Shaarawy (doppietta) e di Pazzini, al 100° gol in A. La società, dopo una stagione sotto le aspettative, ha iniziato le mosse per ricostruire una squadra competitiva, mentre il Torino non andrà in Europa, ma la stagione dei granata è da promuovere. L’ultima gara in casa del Parma (2-2), prima di ricominciare dalla B, è da applausi. Non bastano due gol per regalare la vittoria ai propri tifosi, perché Luca Toni, 38 anni, centravanti di razza, con la sua doppietta evita la sconfitta al Verona e si porta al comando della classifica marcatori con 21 reti. Tanto di capello. Tra Chievo e Atalanta finisce 1-1 in una gara poco divertente, ma che fa chiudere nel migliore dei modi la stagione a entrambe le squadra. Il Sassuolo (0-1) vince sul campo dell’Udinese e conquista la terza vittoria consecutiva, la prima volta in A per il club. L’Udinese termina la stagione nel peggiore dei modi, ma la squadra di Stramaccioni ha raggiunto l’obiettivo salvezza senza molti affanni. Nella gara tra retrocesse il Cesena (0-1) perde in casa contro il Cagliari (0-1) grazie al gol di Sau. Entrambe si ritroveranno in B con la speranza di tornare presto nella massima serie.
Classifica 37° giornata
Juventus 86; Roma 70; Lazio 66; Napoli 63; Fiorentina 61; Genoa 59; Sampdoria 55; Inter 52; Torino 51; Milan 49; Palermo e Sassuolo 46; Verona 45; Chievo 43; Empoli 42; Udinese 41; Atalanta 37; Cagliari 31; Cesena 24; Parma 18 (-7)