La Juventus riparte, Roma e Napoli insistono, ko della Fiorentina, sofferta vittoria del Milan, in zona retrocessione vincono Catania e Livorno
Nel lunedì ”punitivo” post Verona, Conte aveva esatto un pronto riscatto e determinazione per continuare il cammino scudetto senza sbavature. La Juventus (3-1) fa turn over, senza Tevez e Pogba e con Marchisio e Giovinco e reagisce, piegando in casa il Chievo senza affanni e riprendendo la marcia e dimenticando la delusione di Verona. Monologo dei bianconeri, in vantaggio con Asamoah e Marchisio nel primo tempo e poi bravi a reagire subito all’autorete di Caceres, che aveva riportato sotto il Chievo, comunque mai capace di impensierire la capolista. Juventus poco brillante, ma concreta, non snatura il suo atteggiamento e si conferma la padrona del campionato con 63 punti conquistati su 72 disponibili.
Dopo il tracollo in semifinale di Coppa Italia alla Roma (3-0) resta solo il campionato e in questa competizione i giallorossi esprimono al meglio il loro potenziale. Contro la Sampdoria è arrivato subito il riscatto, con una vittoria convincente, che mantiene viva la sfida alla Juventus. La Roma spezza una gara equilibrata per 25’ quasi allo scadere del primo tempo con Destro, che di testa realizza, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, il meritato vantaggio. I giallorossi hanno cercato con più insistenza il gol, mentre la Sampdoria ha giocato a viso aperto con due attaccanti, ma non ha impensierito De Sanctis. Nella ripresa i blucerchiati non hanno il tempo di abbozzare una reazione che la Roma chiude la partita con un micidiale uno-due: Pjanic su splendida punizione, poi di nuovo Destro, stop e tiro vincente al centro dell’area. Da annotare il triste spettacolo e il clima surreale all’Olimpico per le due curve chiuse al pubblico.
Settimana da incorniciare per il Napoli (0-2) di Benitez, tornato ai livelli di inizio stagione. Dopo i tre gol al Milan, altri tre alla Roma nella semifinale di Coppa Italia, i partenopei s’impongono con autorità e il minimo sforzo a Reggio Emilia contro il Sassuolo. Il Napoli è tornato a esprimersi ai livelli che chiede Benitez: squadra equilibrata, dove tutti sono protagonisti e sempre alla ricerca del risultato tramite il gioco. Non era facile affrontare il Sassuolo, alla ricerca di punti salvezza, ma il Napoli questa volata ha concesso pochissimo agli avversari, giocando con determinazione, nonostante le assenze di Jorginho, Inler e Callejon squalificati. Benitez ha trovato la quadratura del cerchio e potrà affrontare i tre impegni, campionato, finale di Coppa Italia ed Europa League con più certezze. Il Sassuolo di Malesani, ora ultimo, è rimandato ad impegni con avversarie più abbordabili per conquistare i punti salvezza.
Colpo grosso dell’Inter (1-2) al “Franchi” di Firenze. La Fiorentina perde invece contatto dal Napoli. Dopo cinque partite i nerazzurri tornano alla vittoria esterna (a Firenze aveva vinto solo il Napoli) con i gol di Palacio e Icardi, quest’ultimo in fuorigioco, e avvicinano i viola a -5. La squadra di Mazzarri ha giocato una partita accorta e ha sfruttato al meglio le occasioni create da Hernanes e Guarin, che danno più qualità al centrocampo interista. La Fiorentina è apparsa invece stanca per il doppio impegno e indebolita dalle molte assenze, che pesano sul rendimento della squadra. I viola hanno reagito a inizio ripresa con orgoglio allo svantaggio, hanno pareggiato con Cuadrado, ma nel loro momento migliore hanno subito il raddoppio. Montella ha inserito Matri e Gomez (al rientro dopo cinque mesi) ma l’assalto finale è stato sterile e l’Inter, viste le occasioni avute, ha meritato di vincere.
La sfida, che sa di Europa, tra le due rivelazioni del campionato se l’aggiudica il Torino (1-3), che in rimonta batte il Verona in trasferta e lo aggancia al sesto posto con 36 punti. Il Verona, dopo la bella prova contro la capolista, gioca un tempo, che chiude in vantaggio 1-0, gol di Toni su rigore. Il Torino reagisce alla grande con 17’ perfetti a inizio ripresa, rimontando con le reti di Immobile (fuorigioco), Cerci ed El Kaddouri, mandando un segnale alla Juventus, prossima avversaria. La reazione del Verona non si è fatta attendere, ma questa volta le imprecisioni sotto porta non hanno prodotto un altro miracolo. È servito un capolavoro di Balotelli, un tiro da 35 metri all’incrocio dei pali, per sbloccare la partita del Milan (1-0) contro il Bologna. Un’iniezione di morale e di serenità in vista della partita di mercoledì contro l’Atletico Madrid negli ottavi di Champions League. Ma il gioco dei rossoneri ha lasciato molte incertezze: troppo confuso e con poche idee per trovare spazi in attacco. Bene il Bologna, che avrebbe meritato il pari, nel difendere compatto e ripartire in contropiede sfiorando il gol. Abbiati si è dovuto superare in due occasioni. Continua il momento magico del Parma (0-4), arrivato al dodicesimo risultato utile consecutivo e vicinissimo all’Europa. La vittoria è meno netta di quanto indichi il risultato. L’Atalanta reagisce con personalità al vantaggio del Parma e mette sotto pressione gli emiliani. Assalti che cozzano contro il muro difensivo e un ottimo Mirante tra pali. L’episodio che piega le gambe all’Atalanta è l’autogol ingenuo di Benalouane. I bergamaschi si rassegnano e il Parma dilaga andando in gol con Cassano e Schelotto.
A Genoa l’Udinese (3-3) s’illude per 70’ di portare a casa la vittoria. Poi si scatena Gilardino che con una doppietta riagguanta il pari, che premia il cuore e l’orgoglio del Genoa capace di evitare il ko interno. Applausi del pubblico per una partita intensa, priva di tatticismi, ma anche ricca i molti errori. Il punto frena le ambizioni del Genoa per l’Europa. Gasperini dovrà rivedere la fase difensiva, in difficoltà contro i giovani attaccanti dell’Udinese. I friulani non sono stati impeccabili nel gestire il risultato, ma hanno reagito bene all’eliminazione in Coppa Italia e hanno messo in mostra il giovanissimo portiere Scuffet, talento da seguire.
Pesanti vittorie in chiave salvezza del Catania (3-1) sulla Lazio e del Livorno (1-2) a Cagliari. I siciliani hanno vinto meritatamente con una prestazione bella e grintosa, sono tornati al successo dopo sei gare andando in gol con i suoi tre argentini Izco, Spolli e Peruzzi, rilanciando la sfida per la salvezza. Inguardabile la Lazio di Reja, che incassa la prima sconfitta in campionato, e frena nella corsa all’Europa League. Al Catania risponde il Livorno che si impone con autorità e merito a Cagliari, uscendo dalla zona retrocessione. I toscani hanno giocato con più ritmo costringendo il Cagliari nella sua meta campo per un’ora. Bellissimo il gol del vantaggio di Emerson. Il raddoppio di Paulinho su rigore a inizio ripresa. La reazione dei sardi è stata sterile e a nulla è valso il gol di Nenè. La brutta prova risucchia il Cagliari (fischiato dal pubblico) verso la zona calda.
Classifica, 24° giornata:
Juventus 63; Roma 54 (una partita in meno); Napoli 50; Fiorentina 44; Inter 39; Hellas Verona, Torino e Parma (una partita in meno) 36; Lazio e Milan 32; Genoa 31; Sampdoria 28; Atalanta e Udinese 27; Cagliari 24; Bologna 21; Livorno 20; Catania 19; Chievo 18; Sassuolo 17
G.S.