Juventus, Napoli e Lazio a punteggio pieno. Riparte il Milan con Pazzini. In crisi Udinese, Palermo e Pescara
La Juventus resta la più forte e detta i ritmi del campionato. Sulla sua scia restano Napoli e Lazio e sorprendentemente la Sampdoria, con la Roma che incalza. La Juventus travolge l’Udinese (1-4) al Friuli. I bianconeri si dimostrano in forma smagliante, mentre l’Udinese sta passando un periodo nero. Dopo le due sconfitte in campionato e la cocente eliminazione dalla Champions League, i friulani hanno dovuto affrontare i campioni d’Italia in inferiorità numerica per 78 minuti per l’espulsione (ingiusta) del portiere Brkic. Giusto il rigore che Vidal ha trasformato per l’1-0, ma il fallo era stato commesso da Danilo (e non da ultimo uomo) su Giovinco. Forse è il momento di cambiare questa regola assurda. L’episodio ha sconvolto la tattica di Guidolin, ha permesso alla Juventus di giocare sul velluto e di calare il poker con Vucinic e una bella doppietta di Giovinco nel secondo tempo. Difficile trarre indicazioni utili per i bianconeri, che sono rimandati a esami più impegnativi.
Bella impresa della Roma (1-3) a San Siro sull’Inter. In cattedra Francesco Totti, libero di muoversi a tutto campo, ispiratore del bel gioco della squadra e pregevole con due assist a mandare in rete Florenzi e Marquihno. In evidenza i giovani centrocampisti Tachtsidis e Florenzi e una difesa risistemata dopo il Catania. In una partita a tratti spettacolare la Roma zemaniana è stata più efficace in attacco. Delude l’Inter poco votata al sacrificio, balbettante in difesa e tradita dai suoi giocatori di spicco, da Sneijder a Cassano. Ridimensionata la vittoria di Pescara, Stramaccioni si risveglia bruscamente e non sarà facile per lui trovare equilibrio e continuità a un Inter che sta cambiando molto.
Il Napoli (2-1) conquista i tre punti con difficoltà al San Paolo su un campo privo d’erba, dove si è giocato su uno strato sabbioso non da Serie A. La Fiorentina conferma la buona impressione e gioca per più di un’ora meglio degli avversari, senza trovare la via del gol. Il Napoli trova a 20’ dal termine un casuale uno-due che spegne i viola, incapaci di reagire. La squadra di Montella ha però margini di miglioramento e saprà stupire. A punteggio pieno la Lazio, (3-0) sul Palermo. I biancocelesti dominano per tutta la partita con un misto di praticità (nessun gol subito) e bel gioco, che in attacco è concretato dal fuoriclasse tedesco Klose, doppietta per lui. Già grave la situazione del Palermo. Il tecnico Sannino resta e trova nel lavoro la via d’uscita per formare una squadra in grado di muoversi come collettivo.
Il Milan rimedia alla sconfitta di San Siro a Bologna (1-3), ma la prestazione dei rossoneri è stata scialba. In cattedra Pazzini che con la sua tripletta fa sorridere Allegri, il quale aveva ricevuto il messaggio di vincere lo scudetto dopo i “colpi” del mercato. A Milano sono arrivati De Jong (buono l’esordio) e i giovani Niang e Bojan Krkic per l’attacco. Allegri avrà a disposizione la sosta per la Nazionale per lavorare sul loro inserimento. Necessario poiché il Milan di questi tempi non incanta e a Bologna si è affidato alla fortuna e a Pazzini. Il centravanti ha trasformato un rigore inesistente e sfruttato la papera di Agliardi per il 2-1 al 78’, quando la partita sembrava destinata al pareggio, che il Bologna (bravo Diamanti, si aspetta Gilardino) avrebbe meritato.
Non si ferma la Sampdoria (2-1) che conferma la vittoria contro il Milan battendo il Siena. Nel primo tempo gara a senso unico che Maxi Lopez sblocca al 45’. Il Siena trova il pareggio (su rigore) nell’unica disattenzione della difesa blucerchiata, ma si spegne subito dopo il secondo gol di Gastaldello. Pochi sorrisi per il Siena incapace di innescare il contropiede, per la pressione costante della squadra di Ferrara, sulla buona strada per raggiungere una salvezza tranquilla. Il Torino si aggiudica la sfida tra le neopromosse e batte il Pescara (3-0). Partita condizionata dall’espulsione (affrettata) di Terlizzi che provoca il rigore parato da Parin. Protagonista Allesandro Sgrigna debuttante in A con 32 anni: gol del vantaggio e assist per Brighi per il 2-0. Pescara mai in partita e per Stroppa sono già dolori. Donadoni imposta bene il Parma (2-0) riscattando subito la sconfitta di Torino. La vittoria sul Chievo i parmensi la costruiscono con una solida difesa e le ripartenze impostate sulla corsa di Biabiany e la potenza del giovane Belfodil in attacco (gol dell’1-0). Il Chievo, ben ordinato e aggressivo, si fa sorprendere appena cala la concentrazione. Premono i veronesi nel secondo tempo, ma non fanno gol e il Parma chiude la partita con un contropiede all’86’. Il Cagliari (1-1) gioca all’Is Arena di Quartu Sant’Elena a porte chiuse contro l’Atalanta buttando al vento due punti. Protagonista il portiere atalantino che para due rigori al Cagliari (Larrivey e Conti). I sardi non sfruttano la superiorità numerica e vanno addirittura in svantaggio all’81’ (Denis). Nel recupero su un calcio d’angolo Ekdal calcia in porta agguantando il meritatissimo pareggio per il Cagliari che conquista il primo punto.
Spettacolare partita tra Catania e Genoa finita con la vittoria dei siciliani (3-2) in rimonta. Il Catania gioca all’attacco, ma nell’unica occasione del primo tempo il Genoa passa con Kucka, pescato in area da Immobile. Siciliani che accusano il colpo fino al 66’ dove trovano il pareggio con l’argentino Bergessio, che si ripete due minuti dopo di testa su calcio d’angolo. Genoa che reagisce due volte. Dapprima trova il pareggio con Jankovic, poi dopo il nuovo svantaggio (splendida punizione di Lodi all’84’), nell’assalto finale è la traversa a salvare i tre punti alla squadra di Maran.
Classifica di Serie A: Juventus, Lazio e Napoli 6; Sampdoria 5;Roma e Catania 4; Parma, Genoa, Inter, Milan, Fiorentina, Chievo, Torino 3; Cagliari 1; Udinese, Bologna, Palermo e Pescara 0; Atalanta -1; Siena -5