Putin: “La Russia risponderà con delle conseguenze mai viste prima. Siamo preparati a tutto”
Dal riconoscimento delle repubbliche separatiste al primo attacco sotto le false spoglie di “operazione militare” in Ucraina, come è stato riportato da Putin, è stato un attimo: la guerra è in atto. L’Ucraina è sotto attacco, in queste ore sta subendo un’invasione, anche se dalla Russia si tende a censurare questa parola per dare vesti ingannevoli all’azione di guerra in atto in questo momento.
Nel frattempo gli attacchi si alternano a ritmi serrati, le notizie che attivano da Kiev sono sempre più drammatiche. Tutto è iniziato all’alba, l’attacco russo all’Ucraina è stato annunciato in tv da Putin quando a Mosca erano quasi le 6. Si scopre presto che l’annuncio di Putin non è in diretta ma è un annuncio registrato dal leader russo già lunedì scorso, rendendo evidente che si tratta di un attacco premeditato.
Le esplosioni interessano da subito le zone di Odessa, Kharvik, Mariupol, Leopoli e nella capitale Kiev, dove i russi avrebbero tentato subito di prendere il controllo dell’aeroporto.
L’obiettivo di Putin
Il reale obiettivo della Russia, a quanto riferito dal Presidente russo, non è quello di invadere l’Ucraina, ma di disarmarla, tanto che gli attacchi si concentrano
alla struttura militare di Kiev, i civili non saranno un obiettivo.
Questo accade perché per Putin gli interessi della Russia sono garantiti solo con un cambio di regime a Kiev, con la cacciata del presidente ucraino Volodymyr Zelensky a cui preme entrare a far parte della Nato.
“Confermiamo le nostre aspirazioni europee e la nostra aspirazione ad aderire alla Nato” aveva dichiarato il presidente ucraino, Zelensky, nel corso di una conferenza stampa a Kiev poche ore prima dell’attacco russo. ”Accogliamo con favore le misure adottate contro la Russia dalla comunità internazionale e ce ne aspettiamo delle altre”, ha poi aggiunto sottolineando che Kiev si aspetta ”una risposta dura, severa e immediata da parte della comunità internazionale nei confronti della Russia”. Si fa riferimento certamente alle sanzioni di tipo economico, finanziario, già annunciate i giorni scorsi dall’Europa e che verranno definite nella stessa giornata di oggi.
Sanzioni europee alla Russia gli aiuti svizzeri all’Ucraina
“Presenteremo un massiccio pacchetto di sanzioni” contro la Russia “ai leader dell’Ue per l’approvazione” ha affermato la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, a Bruxelles. “Mosca deve ritirare le sue forze armate e rispettare pienamente l’integrità territoriale dell’Ucraina. I leader della Ue discuteranno e adotteranno rapidamente ulteriori misure restrittive nei confronti della Russia. La Ue è con l’Ucraina”.
Ma, in merito all’intromissione da parte di terzi, Vladimir Putin è stato chiaro nel suo annuncio, dove ha chiaramente minacciato “chiunque tenti di crearci ostacoli e interferire” in Ucraina “sappia che la Russia risponderà con delle conseguenze mai viste prima. Siamo preparati a tutto. Spero di essere ascoltato”.
Nel frattempo file di auto con famiglie intere che cercano di abbandonare il Paese si accalcano sulle strade, anche se l’invito del governo Ucraino è quello rimanere in casa o meglio nei rifugi. Chi non cerca la via della fuga, infatti, si ripara nei bunker o in altri luoghi di fortuna. File anche per il rifornimento del gas e code davanti ai negozi e alle banche per il ritiro dei contanti, che stanno già finendo.
La Caritas Svizzera ha stanziato un contributo di 200’000 franchi per gli aiuti d’emergenza all’Ucraina. Questo denaro è destinato a beni di prima necessità per gli abitanti dell’est del Paese, nel caso in cui il conflitto dovesse perdurare nel tempo, sono previsti altri aiuti finanziari.
“La situazione è preoccupante e instabile”, afferma la responsabile della politica della sicurezza del Dipartimento federale della difesa (DDPS) Pälvi Pulli, il conflitto avrà conseguenze indirette: cyberattacchi, spionaggio e movimenti migratori in primis. I cyberattacchi e lo spionaggio, in particolare, possono colpire organizzazioni internazionali presenti in territorio elvetico, ha detto Pulli alle testate del gruppo CH-Media.
Il dipartimento di Ignazio Cassis ha inoltre informato che la Confederazione parteciperà nel pomeriggio di oggi giovedì 24 febbraio a una riunione ministeriale d’emergenza dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE). Nel frattempo il DFAE ha anche sconsigliato i viaggi verso l’Ucraina, mentre ha raccomandato ai cittadini svizzeri che vi sono attualmente presenti di lasciarla al più presto, laddove possibile.
In gioco la democrazia e la libertà dell’Europa, questo è chiaro per tutti, la situazione è in continuo evolversi minuto per minuto.
Redazione La Pagina