Nela quadro delle attività informative, lo scorso 18 settembre, nei locali della SAIG, si è svolta la seconda conferenza dell’anno volta ad informare gli italiani sulle questioni fiscali che li riguardano. Per le necessità informative alla nostra comunità interessata, la SAIG ha invitato il presidente dell’ITAL-UIL Svizzera, Mariano Franzin, l’Avv. Alessandta Testaguzza esperta in successioni e l’On. Gianni Farina, parlamentare eletto nella Circoscrizione Europa.
Nel prendere la parola Mariano Franzin ha tenuto a ringraziare il Coordinatore SAIG Carmelo Vaccaro per l’invito e la fiducia riposta nel Patronato ITAL UIL per dare le spiegazioni sugli aggiornamenti previdenziali e fiscali che riguardano da vicino gli Italiani residenti in Svizzera. Per i pensionati INPS è stato ricordato che per i ritardatari nell’invio del certificato di esistenza in vita, il 24 settembre è l’ultimo giorno utile per presentarsi ad uno sportello Western Union e ritirare la pensione di luglio. Così facendo, il ripristino dei pagamenti delle pensioni avverrà a partire dal rateo di novembre 2015. Caso contrario la pensione verrà sospesa. Per la richiesta dei CUD (certificati di pensione necessari per la dichiarazione delle imposte in Svizzera) Franzin ha ricordato che l’INPS non li invia più per posta ai pensionati ma che bisogna richiederli per via telematica e ha invitato i pensionati che non ne sono ancora in possesso di farne richiesta tramite il Patronato. Per quanto riguarda l’IMU, alcuni pensionati iscritti all’AIRE e recatisi in Italia durante le vacanze estive per regolarizzare la loro posizione, hanno avuto problemi in comune a far riconoscere il loro diritto all’esonero per il tipo di pensione percepita e/o per il luogo in cui si trova l’immobile di proprietà. Ebbene Franzin ha tenuto a precisazione che è stato chiarito con il Ministero delle Finanze che è ininfluente il tipo di pensione percepita (pensione di vecchiaia, di invalidità, di reversibilità, pensioni in convenzione internazionale) per usufruire dell’esonero del pagamento dell’IMU e della riduzione di due terzi della TASI e TARI. Come è anche ininfluente il luogo in Italia in cui si trova l’immobile di proprietà: può trovarsi anche in una località diversa da quella di iscrizione Aire. Tutti coloro che non sono ancora pensionati sono invece tenuti a pagare l’IMU sulla proprietà in Italia, come se fosse seconda casa, anche nel caso in cui sia l’unico immobile posseduto.
Esaurienti e chiare sono state infine le risposte date al pubblico al termine della relazione sia in merito alle pensioni INPS che all’IMU, sulla amnistia fiscale svizzera per coloro che dichiarano spontaneamente i beni posseduti all’estero, nonché sul nuovo Regolamento EU n. 650/2012 entrato in vigore il 17 agosto scorso. La parola è poi stata data all’Avv. Alessandta Testaguzza, del foro di Roma, che ha affrontato l’argomento relativo alla successioni a causa di morte transnazionali all’esito dell’entrata in vigore (il 16.08.2015) del Regolamento CE n. 650/2012.
In estrema sintesi, il suddetto Regolamento, intervenuto per armonizzare e semplificare la materia a livello europeo, prevede, fra le altre cose, che per le successioni successive al 17.08.2015 verrà applicato il criterio della residenza abituale del defunto (anziché della cittadinanza): saranno, cioè, competenti le autorità dello Stato in cui il de cuius aveva l’ultima residenza abituale e verrà applicata la legge, in tema di successioni, di tale paese. Resta salva, però, la possibilità di decidere di applicare alla propria successione la legge dello Stato di cui si possiede la nazionalità al momento della morte. Tale scelta (cd. professio iuris) deve essere fatta per iscritto nel testamento oppure in un patto successorio.
Quanto agli oneri fiscali il Regolamento non se ne occupa. Restano, dunque, in vigore le precedenti disposizioni: nel caso in cui il defunto, anche se cittadino di altro Stato, abbia la residenza anagrafica in Italia, l’eredità sarà tassata sulla base delle leggi italiane. Diversamente se il defunto risiedeva anagraficamente all’estero, si applicherà la legge italiana solo per le tassazioni dei beni del defunto esistenti in Italia (ad es. un immobile in territorio italiano). L’Avv. Testaguzza si è resa disponibile, presso la sede della SAIG, tutti i mercoledì dalle 14.00 alle 17.00 (a cominciare da mercoledì 14 ottobre) per consulenze in diritto italiano che dovranno tener conto delle particolarità delle diverse situazioni ed esigenze.
Si precisa che, le consulenze dell’Avv. Testaguzza nella sede SAIG, saranno del tutto Gratuite.
È stato poi la volta dell’on. Gianni Farina ha illustrato lo stato di cose legato alla tassazione delle case (IMU, Tasi e Tari) possedute degli emigrati in Italia, generalmente, nel loro paese d’origine. Ha inoltre informato i presenti dell’intenzione del Governo Renzi di togliere l’Imu sulla prima casa a tutti a condizione che la stessa sia l’unica proprietà abitativa e non produca reddito.. È evidente, ha sottolineato l’on. Farina, che nel conteggio dovranno figurare anche i residenti italiani all’estero, superando in tal modo le passate difficoltà che costrinsero i nostri parlamentari ad intervenire perché, almeno per i pensionati italiani all’estero, fosse applicata la normativa di prima casa. Se così non fosse, non vi sono dubbi sull’impegno di ogni singolo eletto all’estero al riguardo. L’on. Farina ha poi illustrato la situazione dei nostri emigrati in riferimento alla loro singola posizione fiscale, in particolare per quanto riguarda i lavoratori frontalieri e le dichiarazioni dei redditi posseduti in Svizzera in riferimento alla denuncia volontaria prevista dall’accordo italo –svizzero sul piano della fiscalità, specificando che i redditi percepiti dai lavoratori transfrontalieri residenti all’estero sono già tassati in loco e non sono quindi soggetti alla disciplina fissata dagli accordi tra l’Italia e la Svizzera, fatto salvo il rispetto dell’obbligo di dichiarazione dell’attività detenuta all’estero nel quadro della dichiarazione dei redditi in Italia.
L’on. Farina ha inoltre preso atto della generale insoddisfazione dei nostri cittadini per quanto riguarda il funzionamento delle istituzioni italiane in Svizzera, in particolare dei nostri Consolati, e per quanto riguarda l’insegnamento della lingua italiana, affermando che sarà compito dei nuovi organismi dell’emigrazione ( Comites e CGIE) appena eletti, affrontare l’annoso problema e indicare, assieme alla deputazione italiana in Europa, soluzioni all’altezza delle aspettative dei nostri cittadini.
Una serata calma dove il pubblico ha poi potuto dialogare con i relatori di casi particolari e specifici, davanti ad un buffet offerto dalla SAIG.
C. Vaccaro