Nel quadro della collaborazione con la Clinique de l’Oeil d’Onex, lo scorso 8 novembre si é tenuta la seconda di una serie di conferenze sulla prevenzione oculistica, con i relatori oculisti Dr Grasso e con il Dr Bovet.
Il dr. Grasso ha presentato “Piccola storia della chirurgia della cataratta”. Abbiamo cosi scoperto che già in India 2000 anni prima di Cristo si operava la cataratta e che Alessandro il Grande, grazie alla sua leggendaria impresa, portò le conoscenze mediche indiane in Europa.
Interessanti sono state le foto di antiche prescrizioni incise sulla pietra di medici dell’impero romano dove veniva riportato il nome dell’oculista, la composizione del collirio e come somministrarlo. Il nome “cataratta” viene dall’arabo e significa “acqua che cade”; i medici arabi hanno dato molto alla farmacopea e all’oculistica, per esempio sono stati i primi a descrivere il tracoma e il glaucoma.
Anche l’Italia entra nella storia della cataratta grazie al comune di Preci e la sua antica abbazia fondata da monaci venuti dall’oriente, capaci di trasmettere agli abitanti del luogo la tecnica antica della chirurgia della cataratta. Il dr. Bovet invece ha spiegato cos’è l’invecchiamento del cristallino, la lente che si trova all’interno dell’occhio e che quando diventa opaca dà luogo alla cataratta. Dopo le antiche tecniche è stato mostrato quanto è cambiata la chirurgia oculare e quante potenzialità c’è nelle moderne tecniche.
In particolare il Dr Bovet si è soffermato sulle moderne lenti che sostituiscono il cristallino opaco. Con queste lenti non solo si elimina la visione opaca tipica della cataratta, ma si possono eliminare o quanto meno ridurre la dipendenza dagli occhiali. I moderni impianti intraoculari possono compensare non solo la visione da lontano, ma anche eliminare la presbiopia, cioè il problema della lettura che interviene dopo i 45 anni. Insomma l’operazione di cataratta può diventare il modo per migliorare la qualità della nostra visione. Considerando l’interesse di un pubblico sensibile al tema, la SAIG e la Clinique de l’Oeil, hanno già programmato, nel 2014, altre due conferenze per la prevenzione oculistica.