Una collaborazione insolita ma vincente quella della Società delle Associazione Italiane di Ginevra (SAIG) con la Missione d’Italia Permanente presso le Organizzazioni Internazionali e la Città di Ginevra, in occasione della Mostra di “Macchine da scrivere” d’epoca, dal 12 al 17 maggio 2015. L’ambizione della SAIG non si arresta e la determinazione nel puntare sempre più in alto è diventata una pericolosa abitudine. Stavolta il pallino del coordinatore Carmelo Vaccaro era quello di portare un pezzo di storia della tecnologia italiana nel tempio della comunicazione globale, l’ITU. Una mostra di macchine da scrivere antiche. Ed è proprio così che è andata.
Un’esposizione di venti pezzi d’epoca, per la maggior parte della famoso marchio italiano “Olivetti” e provenienti dal Museo della Macchina da scrivere di Milano di Umberto Di Donato, ha infiammato i festeggiamenti del 150esimo anniversario dell’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (ITU). Per l’occasione, Umberto Di Donato ha fatto omaggio, direttamente nelle mani del Segretario Generale dell’ITU Houlin Zhao, di una Olivetti M40 del 1930, che rimarrà in esposizione permanente.La SAIG ha superato i propri confini dimostrando la capacità di produrre eventi di spessore internazionale.
Il percorso che ha portato a realizzare questo importante vernissage non è stato affatto facile. Riunioni incontri, sopralluoghi, telefonate, conference call. Una stretta, anzi strettissima, collaborazione con la Missione Permanete Italiana presso l’ONU ed i suoi funzionari ha messo in moto una formidabile macchina organizzativa e pian piano ha realizzato un capolavoro di efficienza e bellezza. Il resto lo hanno fatto le importanti personalità presenti, gli ospiti illustri e naturalmente le “macchine da scrivere antiche”.
Lo scorso 12 maggio alle 14:00, si è svolta la cerimonia di apertura della Mostra in presenza del Segretario Generale dell’ITU, Houlin Zhao, S.E. l’Ambasciatore Maurizio Serra, Rappresentante Permanente d’Italia presso le Organizzazioni Internazionali, il Sindaco di Ginevra, Sami Kanaan ed il Coordinatore SAIG, Carmelo Vaccaro, oltre a diversi rappresentanti italiani ed internazionali. A completare la rappresentanza della SAIG, erano presenti alcuni dei presidenti delle associazioni aderenti: Silvio Isabella dell’Ass. Calabresi, Giuseppe Chiararia dei Fogolâr Furlan, Marica Mazzotti per gli Emiliano-Romagnoli e Menotti Bacci dell’Ass. Lucchesi nel Mondo. All’inizio delle celebrazioni, il segretario Houlin Zhao, da eccellente padrone di casa, ha aperto le danze dei discorsi dando di volta in volta la parola alle personalità presenti. Non sono mancati momenti di grande commozione nel sentire le voci degli Alti rappresentanti parlare di un tempo al passato, di qualcosa che fu. Di una tecnologia che è stata la madre di tutte le tecnologie della comunicazione globale. Molto belle le parole del Sindaco di Ginevra che ha parlato della sua città descrivendola come un “mosaico di culture mondiali”; ma anche il ricordo da parte dell’ambasciatore Serra di uno dei più grandi imprenditori al mondo e protagonista della mostra, il grande Camillo Olivetti (1908-1960). Tutti hanno poi riconosciuto un grande merito alla SAIG ed al suo coordinatore per la iniziativa ben riuscita tributando alla SAIG il ruolo di alto rappresentante dell’italianità a Ginevra e motore di importanti iniziative per i propri connazionali.
Carmelo Vaccaro, nel suo intervento, non ha perso occasione di ringraziare le personalità presenti ed offrire a tutti gli intervenuti delle parole di affetto e di speranza. Ha trasmesso, con orgoglio, tutta la sua emozione e la gratitudine per la riuscita dell’evento. Ci siamo davvero immersi nel reale concetto di “bellezza della tecnologia”. I pezzi esposti erano dei capolavori di design e di grande valore oltre che artistico anche economico. Questa mostra ha davvero arricchito l’anima di ogni ospite e visitatore accorso all’ITU. L’ITU è proprio il cuore pulsante del sistema di comunicazione universale e l’occasione dei suoi 150anni dalla fondazione è stata pregiata anche dalla presenza di questi piccoli capolavori.
Non poteva, infatti, esserci sede migliore per celebrare la comunicazione e la tecnologia del passato. In un mondo ormai frenetico e ad alta velocità, con questa mostra abbiamo avuto e colto la rara occasione di rallentare ed osservare questi concentrati di pregiata di tecnologia e ricordare i pionieri della comunicazione. La qualità della nostra esistenza è migliore anche grazie al contributo di chi ha speso e sacrificato la propria vita nella scienza e nella ricerca con passione e dedizione. Il Coordinatore della SAIG ha ricordato, con commozione, come molti di questi pionieri fossero dei migranti in cerca di una terra dove portare a termine i loro progetti e le loro ambizioni. E noi questo evento vogliamo ricordarlo cosi, come la cruda testimonianza delle storie dei nostri padri e di tanti coraggiosi italiani che hanno portato alto il nome dell’Italia a Ginevra e nel mondo.
Sull’onda dell’emozione creata dall’evento sono nate nuove sinergie. E così, un incontro a colazione si è svolto nella residenza dell’ambasciatore Serra per festeggiare il successo della mostra. All’incontro erano presenti, oltre al coordinatore della SAIG e la moglie, il collezionista e proprietario del Museo Umberto Di Donato e signora, il consigliere di legazione Dott.ssa Simona Battiloro e il Prof. Maurizio Biasini. È stato il fiore all’occhiello di tutta la celebrazione ed anche una occasione per consolidare i rapporti di stima ed amicizia reciproci. A S. E. l’Ambasciatore Serra si rinnovano i ringraziamenti della SAIG per l’eccellente professionalità e competenza dimostrata. Sono state poste le basi per nuovi progetti ed avvenimenti che saranno di sicuro grande interesse e spessore.
Carmelo Vaccaro