In Europa troppi uomini muoiono giovani
Il primo studio dell’Organizzazione mondiale della sanità che si occupa della salute e del benessere maschile nei Paesi europei pone l’accento sull’alto numero di uomini in giovane età che perdono la vita per cause prevenibili. Lo studio, dal titolo ‘Salute e benessere maschile nella regione europea OMS: miglior salute attraverso un approccio di genere’, individua tra le cause principali di questa alta percentuale di premorienza i cattivi stili di vita, a partire dal fumo, ed anche una minore propensione a rivolgersi ai medici.
Tra i 30 e i 59 anni le malattie cardiovascolari, il cancro, il diabete e le malattie respiratorie sono le cause più frequenti, ma circa l’86% dei decessi può essere attribuito a malattie non trasmissibili e agli infortuni che colpiscono le persone giovani. Nella parte orientale dell’Unione Europea, il 37% delle morti legate alle malattie non trasmissibili avviene prima dei 60 anni di età, rispetto al 13% della parte occidentale della regione. I dati evidenziano anche come sussista un ampio divario in materia di salute maschile in Europa, con un’aspettativa di vita alla nascita che va dai 64 agli 81 anni, ovvero una differenza tra i 53 Paesi presi in esame dallo studio pari a ben 17 anni. Al primo posto la Svizzera, con un’aspettativa di vita maschile di 81.2 anni; ultimo il Turkmenistan, dove gli uomini hanno un’aspettativa di vita di 64,7 anni. Tutti i paesi europei sono però accomunati da una costante: gli uomini si prendono meno cura della propria salute rispetto alle donne.
Dai risultati dello studio si evince la ‘necessità di trattare la salute maschile in maniera specifica’, affermano dall’Organizzazione mondiale della Sanità, identificandola come argomento ‘prioritario per i decisori politici europei’. Oltre al fumo, sul banco degli imputati anche alcol e droga, soprattutto per i paesi dell’est Europa.
Queste cause, di per sé prevenibili e quindi assolutamente curabili, si aggiungono ad un’altra cattiva abitudine, particolarmente accentuata negli uomini: quella di non rivolgersi ai medici, trascurando il proprio stato di salute e ignorando i campanelli d’allarme e le conseguenze del cattivo stile di vita.
Per esempio, uomini con sintomi di depressione non sono abituati a chiedere aiuto e proprio l’incapacità di identificare problemi di salute mentale è uno dei motivi per cui le percentuali di suicidio per gli uomini tra i 30 e i 49 anni è di 5 volte superiore rispetto a quella delle donne della stessa fascia d’età. Tutti dati che portano ad un chiaro identikit dei maschi europei in fatto di salute: fumano, bevono, sono maggiormente coinvolti in incidenti e in episodi di violenza, hanno una scorretta alimentazione e una scarsissima propensione ad andare dal medico. Tutti fattori che determinano una speranza di vita inferiore a quelle delle donne.
“La regione europea è un esempio di riduzione efficace della mortalità prematura dovuta a malattie non trasmissibili. Eppure ancora troppi uomini non vengono raggiunti dai servizi sanitari e muoiono giovani per patologie di questo tipo oppure a causa di infortuni. Il nuovo rapporto ci permette di capire le loro necessità specifiche e come possiamo fornire interventi dedicati. Ciò garantirà anche che si raggiunga l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile sulla parità di genere”, ha commentato la dottoressa Zsuzsanna Jakab, direttore regionale dell’OMS Europa.
foto: Ansa