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25 November 2024
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Società

La scuola non chiude!

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polo_scolIntervista a Maria Stella Giuffrida

Dal 1° settembre 2008 è ufficialmente attivo il Polo Scolastico Italo-Svizzero di Zurigo. Questa realtà scolastica propone una competitiva offerta formativa la cui punta di diamante è sicuramente il bilinguismo, strumento che permette di tenersi al passo con i tempi e con la società odierna. Gli alunni, infatti, vengono seguiti negli anni, dalla scuola dell’infanzia fino al liceo, attraverso un’istruzione bilingue che permette loro il raggiungimento di titoli validi non solo in Italia e in Svizzera ma anche in tutta Europa. Abbiamo incontrato Maria Stella Giuffrida, dirigente delle scuole Primaria e dell’Infanzia Statali, nonché persona nominata dal Ministero degli Affari Esteri italiano per la vigilanza di tutte le altri istituzioni scolastiche italiane a Zurigo. La dott.ssa Giuffrida e l’insegnante Wilma Festi, in rappresentanza di tutto il corpo docente, ci hanno spiegato la situazione attuale del Polo Scolastico, l’organizzazione e le offerte didattiche. Si è, inoltre, affrontata la questione della Casa d’Italia che negli ultimi tempi è stata oggetto di una ridda di voci riguardo una sua imminente chiusura o vendita, che hanno generato non poche preoccupazioni da parte di tutti i genitori degli alunni sul futuro dell’istruzione dei propri figli. Ciò che deve essere chiaro a tutti, sostengono la signora Giuffrida e la signora Festi, è che anche se ipoteticamente la Casa d’Italia dovesse essere alienata ciò non inciderebbe in alcun modo sul proseguimento delle attività scolastiche del Polo Italo-Svizzero che, in ogni caso, continuerebbe il suo percorso in altra sede

Come è strutturato il Polo Scolastico e qual è l’offerta formativa e didattica che si propone in questa sede?

Dal 1° settembre 2008 la scuola ha una nuova connotazione che ha preso lo spunto da una mini sperimentazione di bilinguismo avviata in una sola classe nel settembre del 2005. Infatti, gli alunni con i quali è cominciata la sperimentazione adesso sono in 4a elementare. Visti i buoni risultati, questa esperienza è stata estesa a tutta la scuola primaria, a quella media e, dal primo settembre 2008, anche a quella dell’infanzia. Inoltre, grazie alle maggiori risorse umane e finanziare messe a disposizione dal Ministero degli

Affari Esteri, il progetto si è evoluto adattandosi alle esigenze educativo-didattiche. Sono aumentate le ore e la presenza di docenti di lingua tedesca e cultura svizzera, che sono passati da due a tre nella scuola primaria e da uno a due in quella media. Anche nella scuola dell’infanzia la metà del monte ore settimanale è svolto in lingua tedesca. Una grande novità è stata l’introduzione di due materie insegnate nelle scuole svizzere locali, ossia Handarbeit e Mensch und Umwelt. L’Inglese viene insegnata a partire dalla 3a elementare, mentre il Francese è materia facoltativa nella scuola media.

Dunque si avverte una necessità di rinnovamento della scuola e della proposta dell’offerta formativa?

In origine la scuola era nata per garantire l’istruzione ai soli figli degli immigrati e quindi seguiva esclusivamente i programmi della scuola italiana. L’evoluzione dei tempi ha comportato il venir meno dell’emigrazione di massa e ha spinto il Ministero degli Affari Esteri a mutare la propria politica in materia di promozione culturale a favore del bilinguismo nelle scuole all’estero.

Con queste premesse si garantisce un ottimo livello d’istruzione degli studenti che quindi trovano non pochi vantaggi nel frequentare questa scuola?

Sicuramente! Infatti la nostra scuola ha recepito i cambiamenti positivi delle realtà italiana e svizzera, rielaborando il curricolo sulla base delle migliori esperienze scolastiche dei due Paesi. Questo processo è costantemente monitorato dai Ministeri dell’Istruzione e degli Affari Esteri italiani e , a breve, il Polo scolastico riceverà il riconoscimento da parte della Bildungsdirektion cantonale. Abbiamo, però, anche un’aspirazione europea, in quanto forniamo ai nostri allievi titoli che danno la possibilità di proseguire gli studi non solo nelle scuole italiane e svizzere, ma anche in quelle di tutti i Paesi europei.

Dove si svolgono le lezioni e quali sono i servizi aggiuntivi offerti?

Le lezioni si tengono quasi tutte nella sede della Casa d’Italia, ad eccezione dell’Educazione fisica per la quale i bambini vengono accompagnati in una struttura messa a disposizione dalla Città di Zurigo. In effetti, all’interno della nostra struttura, vi sono tutti gli spazi necessari. Quest’anno è stato anche allestito un nuovo laboratorio d’informatica e ci si è attrezzati per accogliere un’alunna diversamente abile. Sono stati, inoltre, riqualificati gli spazi occupati sino ad agosto 2008 dalle suore, adattandoli alle esigenze della nostra scuola dell’infanzia. Nel prossimo anno scolastico i nostri alunni più piccoli potranno frequentare la scuola dell’infanzia dalle 8 alle 12 dal lunedì al venerdì, mentre il martedì e il giovedì si tratterranno fino alle 15. Gli allievi della scuola primaria saranno a scuola tutti giorni dalle 8 alle 13, prolungando la loro permanenza sino alle 16 nei giorni di martedì e giovedì, quando i ragazzi della scuola media, invece, usciranno alle 17. Gli alunni potranno usufruire, un pomeriggio alla settimana, di laboratori opzionali, per la conoscenza del territorio e della cultura locale. Quest’anno sono stati attivati corsi di allineamento di lingua tedesca per quegli alunni che, appena arrivatati dall’Italia, hanno difficoltà ad inserirsi in un percorso scolastico dove la lingua tedesca è già ad un buon livello. A tutti gli allievi vengono offerti servizi aggiuntivi a pagamento quali: prescuola (dalle 06.30), mensa, attività integrative pomeridiane, doposcuola (sino alle 18) e settimane tematiche quando non ci sono lezioni.

Eveline Bentivegna

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