Si chiamano “Smart Pills” e sono il nuovo ritrovato nel campo della tecnomedicina, l’insieme delle tecnologie avanzate nel campo della medicina e della sanità, di pastiglie con microchip commestibile
Ancora una volta la nanotecnologia al servizio della medicina e quindi dell’uomo che potrà trarre molti benefici da questa nuova invenzione. Sarà la svizzera Novartis -tra le più grandi case farmaceutiche al mondo -ad intraprendere un progetto diretto all’incorporamento di microchip all’interno di farmaci di nuova generazione, per creare la tecnologia “Smart Pills”. Ma vediamo in dettaglio di che cosa si tratta. Sono delle vere e proprie “pillole intelligenti” con al loro interno un microchip che viene attivato dai succhi gastrici dello stomaco quando le pillole vengono ingerite. Il loro compito sarebbe quello di rilevare e trasmettere i dati ad un ricevitore il quale, a sua volta, trasmette i dati via internet ad un medico. In questo modo le pillole sarebbero in grado di rilevare quello che accade all’interno del paziente e fornire informazioni al medico in tempo reale. Questa nuova invenzione in campo medico, come dicevamo, è stata subito presa in considerazione dalla Novartis che ha previsto di iniziare ad applicare tale tecnologia nei suoi farmaci destinati a contenere il rischio di rigetto nei trapianti di organi, e successivamente espanderla ad altri prodotti. Come tutte le novità, anche le “Smart Pills” hanno dei pro e dei contro. Tra i pro, sicuramente c’è il maggior controllo medico, anche a distanza e giornaliero, di cui gode il malato che ne fa uso. Ma ci sono anche alcuni contro che fanno un po’ riflettere. Per cominciare, Novartis non sembra affatto intenzionata ad effettuare alcun test clinico riguardo ai problemi di sicurezza derivanti dalla ingestione di un microchip. “Novartis non ha in programma di condurre studi clinici su ampia scala per testare questi nuovi prodotti”, riferisce Reuters. Ma trattandosi di un chip, formato quindi da metalli e materiali che potrebbero essere tossici, per il suo funzionamento dovrà essere dotato di una fonte d’alimentazione, che può essere una batteria o un condensatore, anch’essi altamente nocivi per l’organismo umano. Come si fa a prevedere che a lungo termine tutto ciò non procuri dei danni? Un altro problema, non trascurabile, è quello della riservatezza dei dati trasmessi. I chip diffonderanno informazioni che probabilmente potranno essere captate da chiunque nelle vicinanze, compresi individui potenzialmente senza scrupoli oppure organizzazioni che potrebbero sfruttarle illecitamente. Positivo, invece, potrebbe essere l’uso che ne potrebbe fare la polizia che, in caso di incidente, potrebbe subito controllare se i conducenti coinvolti fossero sotto effetto di una qualche sostanza stupefacente. Un altro aspetto sicuramente positivo, sia per il paziente che per le ditte farmaceutiche, è il fatto che le Smart Pills saranno verosimilmente utilizzate per monitorare i pazienti in modo che possa essere loro “gentilmente ricordato” di assumerle al momento giusto. Nel settore del marketing questa strategia è definita “programma di continuità.” È un sistema per ottenere vendite ripetute su base regolare. Pare che le prime pillole saranno messe in commercio in Inghilterra per la fine di quest’anno, successivamente saranno reperibili anche in Svizzera.
Il governo non vuole essere eletto dal popolo
Senza controprogetto, il Consiglio federale boccia l’iniziativa popolare dell’UDC “Elezione del Consiglio federale da parte del popolo”. L’iniziativa prevede l’elezione del governo secondo il sistema maggioritario, ogni quattro anni. In più le regioni e i cantoni francofoni e italofoni avrebbero diritto ad almeno due seggi nell’esecutivo. Il Consiglio federale raccomanda di respingere l’iniziativa poiché l’attuale sistema di elezione assicura la rappresentazione dei principali partiti, dei territori geografici e dei gruppi linguistici e dal 1985 (nell’esecutivo esponenti di entrambi i sessi) le elezioni del governo da parte dell’Assemblea federale hanno formato compagini che hanno saputo superare con successo le sfide. Nei prossimi mesi sarà stilato dal Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) il messaggio al parlamento