Introduzione: Profili Giuridici e Pratiche per una Pianificazione Efficace
La gestione della successione per cittadini italiani residenti in Svizzera pone questioni complesse e multifattoriali, che toccano aspetti legali, fiscali e personali. Le peculiarità giuridiche della Svizzera, combinate con le normative italiane in materia di successione, creano un panorama articolato che richiede un approccio specializzato e interdisciplinare. Questo articolo ha lo scopo di fornire ai professionisti del settore legale gli strumenti per affrontare efficacemente queste situazioni, con una prospettiva proattiva che integri elementi di pianificazione preventiva e prevenzione dei conflitti. Attraverso un approccio olistico che integra l’assistenza legale con consulenze strategiche di lungo termine, si può promuovere una pianificazione successoria consapevole e prevenire conflitti tra eredi.
Le Questioni Giuridiche della Successione Internazionale
La successione di cittadini italiani residenti in Svizzera implica, prima di tutto, una chiara comprensione delle normative applicabili. Un elemento chiave in questo contesto è il Trattato di Domicilio e Consolare del 22 luglio 1868 tra Italia e Svizzera, che, insieme alla Legge Federale sul Diritto Internazionale Privato (LDIP), regola l’applicabilità della legge e la competenza dei tribunali nei casi di successione transfrontaliera.
1. Il Trattato Consolare del 1868 e la Giurisdizione Competente
Secondo l’articolo 17 del Trattato di Domicilio e Consolare del 1868, l’ordine di successione e il diritto alla successione sono determinati dal diritto nazionale della persona defunta. In caso di un cittadino italiano residente in Svizzera, quindi, si applica il diritto successorio italiano. Tuttavia, le controversie sul diritto alla successione sono di competenza dei tribunali dell’ultimo domicilio del defunto nel Paese di cittadinanza; per un italiano residente in Svizzera, ciò significa che tali controversie saranno di competenza dei tribunali italiani, a meno che non sia espressamente prevista una deroga.
Il Tribunale federale svizzero ha confermato questa interpretazione, ma ha altresì specificato che il trattato non impedisce alle autorità svizzere di adottare misure formali per la successione, come l’apertura del testamento o il rilascio del certificato ereditario. In tal senso, i tribunali svizzeri, in particolare i giudici unici dei tribunali distrettuali del Cantone di Zurigo, hanno adottato un approccio flessibile, che permette la gestione amministrativa della successione sul territorio svizzero, pur rispettando la competenza italiana per le questioni sostanziali.
2. Vantaggi della Scelta del Diritto Applicabile
La possibilità di scegliere il diritto applicabile rappresenta un importante strumento per garantire che la successione venga regolata in maniera più favorevole o conveniente. L’articolo 90 LDIP consente ai cittadini stranieri residenti in Svizzera di optare per l’applicazione del diritto svizzero alla propria successione. Questa scelta può offrire vantaggi significativi, soprattutto per coloro che hanno un legame forte con la Svizzera, come accade per molti cittadini italiani che risiedono stabilmente con le proprie famiglie.
Tuttavia, per garantire che questa scelta sia rispettata, è fondamentale che sia effettuata in modo chiaro e formale, preferibilmente tramite testamento olografo o notarile o mediante contratto successorio. È importante dichiarare esplicitamente sia la volontà di sottoporre la successione alla legge svizzera sia la designazione del foro svizzero per evitare interpretazioni o contestazioni.
In caso di beni patrimoniali presenti sia in Italia sia in Svizzera, è consigliabile redigere due documenti separati – un testamento o contratto successorio per i beni svizzeri e uno per i beni italiani – per evitare conflitti di giurisdizione e garantire il rispetto delle normative locali.
Forme delle Disposizioni di Ultima Volontà
Per quanto riguarda le modalità di redazione, vi sono differenze tra testamento e contratto successorio in Svizzera:
1. Contratto Successorio
Il contratto successorio richiede la forma Autentica per la sua validità: Il contratto successorio può essere stipulato solo tramite atto pubblico. Le parti devono dichiarare la propria volontà contemporaneamente davanti a un notaio e firmare il documento alla presenza di due testimoni. La revoca di un contratto successorio richiede invece solo la forma scritta ordinaria.
2. Testamento
La legge prevede tre modalità per la redazione del testamento – due ordinarie e una straordinaria:
– Testamento Pubblico: Come il contratto successorio, il testamento pubblico richiede l’intervento di un notaio e due testimoni (art. 499 CC). È noto anche come “disposizione pubblica.”
– Testamento Olografo: Questo tipo di testamento deve essere scritto interamente a mano dal testatore, firmato e datato (anno, mese e giorno).
– Testamento in Situazioni di Emergenza: Il testamento orale è consentito solo in circostanze eccezionali, come pericolo di morte imminente o impossibilità di redigere un testamento scritto.
I cantoni sono obbligati per legge a mantenere un ufficio per la conservazione di testamenti e contratti successori
Bisogna considerare che conservare il testamento in una cassetta di sicurezza bancaria personale potrebbe creare problemi. Alcuni istituti bancari adottano direttive interne che impediscono l’accesso alla cassetta di sicurezza dopo la morte del proprietario, anche se una persona dispone di una procura che resta valida oltre la morte. Tali direttive sono giuridicamente discutibili,
specialmente in riferimento all’obbligo generale di presentare immediatamente il testamento per l’apertura dopo il decesso. Tuttavia, in questi casi, gli eredi legittimi devono spesso richiedere un certificato ereditario per poter accedere al testamento, con conseguente dispendio di tempo e costi inutili, soprattutto se, in base al testamento, altre persone risultano essere i beneficiari dell’eredità.
Rinuncia all’Eredità
Gli eredi legittimi o nominati acquisiscono, in linea di principio, i diritti e i doveri della persona deceduta al momento del decesso.
Chi desidera evitare questa acquisizione può rinunciare all’eredità. Il termine per farlo è di tre mesi. Per gli eredi legittimi, il termine inizia dal momento della morte della persona deceduta, a meno che non si possa dimostrare che ne siano venuti a conoscenza solo in un secondo momento. Per gli eredi nominati, il termine inizia dal momento in cui ricevono la comunicazione ufficiale della disposizione testamentaria del defunto (sentenza di apertura del testamento).
La rinuncia deve essere dichiarata all’autorità competente e registrata in verbale.
Esecuzione del Testamento
La testatrice può incaricare una o più persone capaci di agire dell’esecuzione delle sue ultime volontà tramite testamento. Il termine esecutore testamentario utilizzato in questo articolo potrebbe risultare fuorviante: sarebbe più corretto parlare di esecutore del testamento, in quanto il compito principale di questa figura è appunto quello di mettere in atto le disposizioni testamentarie della testatrice: egli è tenuto a preservare e amministrare il patrimonio ereditario, oltre a preparare e attuare la divisione dei beni. L’esecutore del testamento ha diritto a un compenso adeguato. È consigliabile definire l’ammontare o almeno i criteri per il calcolo del compenso già nella redazione del testamento, per evitare successivi disaccordi su questo punto. Come esecutore testamentario è raccomandabile mandatare un avvocato.
Pianificazione Successoria: L ‘Importanza di Parlarne per Tempo
Affrontare il tema della successione non è sempre semplice: spesso, sia i genitori sia i figli trovano difficile discuterne. I genitori possono temere il distacco o provare insicurezze, mentre possono emergere problematiche relazionali e timori che rendono l’argomento delicato. Tuttavia, prepararsi per tempo è essenziale per garantire serenità e chiarezza nel futuro. Di seguito, presento alcuni video che illustrano il mio approccio olistico alla successione, unendo strumenti legali con un counseling personalizzato e orientato al business, per affrontare non solo gli aspetti giuridici, ma anche quelli emotivi e relazionali.
Come opera un avvocato olistico?
Revisione del diritto ereditario svizzero 2023
Mandato precauzionale svizzero
Evita la curatela in Svizzera
Disposizione del paziente
Aspettando la ratifica della Convenzione delll’Aja sulla protezione degli adulti
In Svizzera, una delle soluzioni previste per pianificare il futuro e gestire eventuali situazioni di incapacità è il mandato precauzionale. Questo strumento serve a evitare l’intervento di una curatela a cura dell’autorità, permettendo a chiunque abbia l’esercizio dei diritti civili di designare, tramite un documento specifico, una persona o un’entità di fiducia, di solito un familiare, che si occuperà dei propri interessi qualora dovesse perdere la capacità di discernimento.
In Italia, purtroppo, il mandato precauzionale svizzero non viene ancora riconosciuto, poiché il Paese non ha ancora ratificato la Convenzione dell’Aja sulla protezione degli adulti. Questo rappresenta una sfida importante per gli italiani che risiedono in Svizzera o che possiedono beni nel territorio italiano, in quanto l’Italia non riconosce la validità di un mandato precauzionale redatto in Svizzera. In questi casi, è essenziale considerare soluzioni alternative o prevedere disposizioni speciali che possano garantire una tutela effettiva anche a livello internazionale. In questo senso il mio approccio di diritto olistico permette una via alternativa ai blocchi legislativi.
Implicazioni Pratiche e Consigli per gli Avvocati
Per i professionisti legali, la successione di cittadini italiani in Svizzera richiede un approccio specializzato e integrato, che tenga conto delle differenze normative tra i due Paesi e delle peculiarità della normativa internazionale.
– Valutare il Trattato Consolare e le disposizioni della LDIP: È cruciale che gli avvocati siano consapevoli del Trattato del 1868 e delle possibilità offerte dalla LDIP per consigliare i propri clienti in modo efficace. La scelta tra la legge italiana e quella svizzera può comportare conseguenze significative sulla distribuzione dell’eredità e sulle controversie tra eredi.
– Optare per la flessibilità: Se possibile, può essere utile mantenere aperta la possibilità di gestire la successione anche in Svizzera, pur rispettando la competenza sostanziale italiana, come avviene per la pubblicazione del testamento e il rilascio del certificato ereditario.
– Pianificare con lungimiranza: Consigliare ai clienti di esprimere chiaramente la scelta del diritto applicabile e del foro competente in anticipo è essenziale per evitare contestazioni e garantire che le loro volontà siano rispettate in entrambi i Paesi.
– Consapevolezza sui costi: la successione in due paesi comporta dei costi elevati relativi a traduzioni, soprattutto se la lingua dei tribunali non è l’italiano, ma francese o tedesco, ossia la lingua ufficiale del Cantone dell’ultimo domicilio del de cuius.
– Prevenire disagi: avere una casa in Italia ed uno stato di indigenza di un genitore che deve usufruire delle prestazioni complementari, vuol dire che i figli devono vendere la casa in modo che lo stato riconosca al genitore il diritto alla prestazione complementare, che è una prestazione erogata in Svizzera quando la pensione non basta a coprire il minimo esistenziale.
Conclusione
La successione di cittadini italiani in Svizzera è un tema che richiede attenzione, soprattutto quando si devono affrontare le differenze tra i sistemi legali di due Paesi. Pianificare con anticipo, essere consapevoli degli strumenti legali a disposizione e affrontare le questioni fiscali sono aspetti cruciali per una successione efficace e senza intoppi. Tuttavia, è altrettanto importante evitare di ignorare le differenze tra le leggi, di non aggiornare periodicamente il piano successorio e di non parlare apertamente con i propri familiari.
Consultare un esperto in diritto internazionale e in pianificazione successoria è la scelta migliore per garantire che il patrimonio venga distribuito secondo le proprie volontà.
Avv. Dipl.-Jur. Dominique Calcò Labbruzzo
Bachmannweg 9
8046 Zurigo
holistic-law.com
[email protected]
Fonte:
https://www.gerichte-zh.ch/themen/erbschaft
https://aldricus.giustizia.it/wp-content/uploads/2021/02/SVIZZERA-178-2020A-1.pdf
L’ autrice: Dominique Calcò Labbruzzo
L’avvocato Dominique Calcò Labbruzzo è una pioniera del diritto olistico in Svizzera. Avvocata svizzera con radici siciliane, è nata a Lugano e si è laureata in giurisprudenza alla Freie Universität di Berlino. Abilitata in Ticino nel 2009, ha aperto il suo studio a Zurigo nel 2011. Nel 2022 ha fondato il primo studio legale olistico svizzero, integrando diritto con il life e business management. Certificata in coaching e Kundalini Yoga, Dominique guida i clienti in leadership e benessere e partecipa come relatrice internazionale su temi di diritto, etica, intelligenza artificiale e di diritto olistico.