In Svizzera, nel 2019 il 73,9% dei lavoratori dipendenti ha registrato le proprie ore di lavoro, mentre nell’Unione europea (UE) lo ha fatto solo il 58,1%. Rispetto al resto dell’Europa, la Svizzera ha meno orari di lavoro predeterminati e più persone occupate beneficiano di un alto grado di autonomia sul lavoro. Nel 2020, il 18,2% delle persone occupate lavorava regolarmente il sabato e il 9,3% regolarmente la domenica. Il telelavoro a domicilio, nettamente aumentato nel 2020, è diffuso in modo discontinuo a seconda dell’attività economica. Questi sono alcuni dei risultati della rilevazione sulle forze di lavoro in Svizzera condotta dall’Ufficio federale di statistica UST
In Svizzera la registrazione delle ore di lavoro è più diffusa che in Europa
In Svizzera nel 2019, il 73,9% dei lavoratori dipendenti ha registrato le proprie ore di lavoro. Nell’UE lo fanno poco meno di tre lavoratori dipendenti su cinque. Sempre nell’UE, la registrazione automatica delle ore di lavoro è diffusa più del doppio rispetto a quanto succede in Svizzera, dove d’altro canto un numero di lavoratori dipendenti tre volte superiore registra le ore di lavoro manualmente e autonomamente. Mentre in Svizzera solo il 6,9% dei lavoratori dipendenti registra la propria presenza, nella media europea questo valore raggiunge il 19,6%. Circa un quinto dei dipendenti non registra né le ore di lavoro né la presenza.
Orari di lavoro predeterminati: meno diffusi in Svizzera che nell’UE
Nel 2019, il 49,2% delle persone occupate in Svizzera lavorava a orari predeterminati. Il 36,8% delle persone occupate poteva determinare l’orario di lavoro con qualche restrizione e il rimanente 14,0% lo poteva determinare in piena autonomia. Nei Paesi nordici, in particolare in Finlandia e in Svezia, gli orari predeterminati sono rari, mentre Ungheria, Lituania e Bulgaria presentano a questo proposito percentuali quasi dell’80%.
Molta autonomia sul lavoro in Svizzera
Nel 2019, il 60,4% delle persone occupate in Svizzera godeva di un’elevata autonomia sul lavoro, vale a dire che aveva un grande o un certo influsso sia sul contenuto che sull’ordine in cui svolgere i propri compiti. Viceversa, il 13,5% delle persone occupate aveva poco o addirittura nessun influsso sul contenuto e sull’ordine in cui svolgere i propri compiti. In tutta Europa, a beneficiare di grande autonomia sul lavoro è il 50,6% delle persone occupate, con valori massimi riscontrati in Islanda, Portogallo e Lussemburgo. A Cipro e in Slovacchia sono rispettivamente solo il 19,8 e il 23,2%.
Un lavoratore dipendente su 20 lavora su chiamata
Nel 2020, il 5,5% dei lavoratori dipendenti ha svolto un lavoro su chiamata, una quota rimasta pressoché invariata rispetto al 2010. Il 45,8% di questi lavoratori dipendenti aveva un minimo di ore di lavoro garantite. Tra i lavoratori in età di pensionamento e tra quelli dai 15 ai 24 anni vi è una diffusione del lavoro su chiamata superiore alla media.
Calo del lavoro regolare il sabato e la domenica
Tra il 2010 e il 2020 si è assisto a un calo del lavoro nei fine settimana. Se nel 2010 complessivamente il 22,5% delle persone occupate lavorava regolarmente di sabato e l’11,3% regolarmente di domenica, nel 2020 le percentuali sono scese rispettivamente al 18,2 e al 9,3%. Le donne hanno lavorato durante i fine settimana più spesso degli uomini. Le persone in età di pensionamento e quelle dai 15 ai 24 anni lavoravano spesso durante il fine settimana. Si riscontrano quote elevate di lavoro nel fine settimana anche nei rami di attività «agricoltura e silvicoltura» nonché nei «servizi di alloggio e di ristorazione».
Forte aumento del telelavoro a domicilio nel 2020
Nel 2019 un quarto delle persone occupate ha fatto almeno occasionalmente telelavoro a domicilio, vale a dire almeno una volta nelle quattro settimane precedenti l’intervista. Nel 2020, anno caratterizzato dalla pandemia di COVID-19 e dalle relative misure di protezione, il corrispondente valore medio annuo ha raggiunto il 34,1%, con picchi nel secondo e quarto trimestre.
Nel 2020 il telelavoro a domicilio è stato praticato più di tutto nel ramo «informazione e comunicazione», seguito da quello delle «attività finanziarie e assicurative». Anche nei rami «istruzione» e «attività professionali, scientifiche e tecniche» nella media annua del 2020 oltre il 50% delle persone occupate ha fornito telelavoro a domicilio almeno occasionalmente.
Fonte: risultati della rilevazione sulle forze di lavoro in Svizzera (RIFOS) del 2019 e del 2020. Nel 2019 la rilevazione sulle forze di lavoro in Svizzera RIFOS, come pure tutte le indagini corrispondenti dell’Unione europea, prevedeva un modulo ad hoc intitolato «Organizzazione e orario di lavoro». Il dettaglio delle analisi si trova nella pubblicazione «Organisation du travail et aménagement du temps de travail en Suisse et en comparaison européenne en 2019» (Organizzazione e orario di lavoro in Svizzera e nel confronto europeo 2019).
UST