Pubblichiamo alcuni dei lavori dei ragazzi dei Corsi di Lingua e Cultura che hanno partecipato al concorso. Tutti gli scritti si trovano su www.bisdata.net
Il cane bianco e gli orsi di Berna
A me mi piace la Svizzera perché ha tanti laghi per andare a farsi una passeggiata. Poi c’é la cioccolata svizzera che è buonissima. Purtroppo non c’è il mare però ci sono tante piscine e tanti laghi. Le scuole sono organizzate bene. Una volta siamo andati a Berna con la classe per una settimana. Eravamo in un paese piccolino e un giorno siamo usciti fuori in gruppi. Ad un tratto c’era un cane bianco. Prima ci guardava, poi stava correndo e il mio gruppo e io siamo corse via. Poi il cane ci rincorreva e cominciava a saltare e noi abbiamo avuto paura però poi siamo riuscite a scappare. Una però era rimasta indietro perché era scivolata però anche lei ce l’ha fatta scappare. Poi siamo state pure nella città di Berna. Dovevamo cercare dei posti in gruppi. C’era un fiume bellissimo e grande e sopra al fiume c’erano degli orsi rinchiusi. Quando eravamo davanti al fiume c’erano due uomini che erano dentro e si lasciavano trascinare dal fiume. Il fiume andava in cerchio e Berna è una città bellissima. Laura Caruso
Meno abitanti di New York
La Svizzera è un paese piccolo. Grandi città come New York hanno più abitanti di tutta la Svizzera. Anche se la Svizzera è piccola ci sono bei posti come le Alpi. La più grande cascata d’Europa è in Svizzera. La Svizzera ha tante colline. In inverno si può sciare o fare del pattinaggio. Ma anche in estate si può fare tante cose come fare il bagno in piscina o nel fiume. Si può andare in montagna a fare delle passeggiate o anche scalare una montagna. Si può fare tantissime cose. In primavera ci sono bellissimi fiori. Ci sono ancora tanti edifici del medioevo. La Svizzera ha tante lingue e accenti. Di accenti ce ne sono troppi per scriverli tutti ma ci sono quattro lingue in Svizzera che contano. Ma tanti svizzeri ne sanno parlare solo una lingua svizzera. La lingua svizzera parlata di più è tedesco dopo c’è il francese, l’italiano e il retoromanzo. Vincenzo Matteo Cofone