Dal 1° settembre è vietata in Svizzera e nell’UE la vendita di quelle a incandescenza
Erano rimaste le vecchie lampadine da 25 a 40 Watt. Dal 1° settembre 2012 non saranno più vendute in tutta Europa e con l’uscita di scena degli ultimi modelli a incandescenza si chiude il processo di eliminazione delle vecchie lampadine iniziato nel 2009. Esse saranno sostituite per abbassare il consumo di energie, perché non sono efficienti e trasformano in luce soltanto il 5-10 percento dell’energia che consumano e il resto va a produrre calore. Le sostitute lampadine di nuova generazione,che hanno preso il posto della classica lampadina a forma di pera, inventata da Thomas Alva Edison nel 1878, sono a risparmio energetico: fluorescenti, alogene e al led e consumano l’80 percento in meno e garantiscono minori immissioni di CO2 nell’ambiente. Le lampadine fluorescenti, la luce prodotta è più o meno equiparabile a quella delle lampadine a incandescenza, sono attualmente il sistema d’illuminazione più efficiente disponibile sul mercato europeo, usano il 65-80 percento di energia in meno rispetto a quelle a incandescenza, indica l’Ufficio federale dell’energia (UFE). Esse costano di più al momento dell’acquisto, ma risultano più economiche nel tempo perché consumano meno e durano più a lungo. Stando all’UFE, le lampadine fluorescenti faranno diminuire la fattura energetica del 70 percento. Una fluorescente fa risparmiare in bolletta, ma va smaltita come si fa per le pile, poiché contiene una quantità variabile di mercurio da 1 a 50 milligrammi, secondo il modello. Comunque non tutti i consumatori si sono abituati al nuovo concetto, perché preferiscono la luce calda a quella fredda, fluorescente. I nostalgici dovranno quindi fare presto e accaparrarsi le scorte ancora presenti nei negozi e nei magazzini, magari per continuare a utilizzare quella vecchia lampada o quel lampadario che non prevedono l’attacco dei nuovi bulbi.
Gaetano Scopelliti