Ancora sbarchi a Kos, dieci km la separano dalla Turchia
Resta pur sempre una traversata in mare pericolosa, ma la distanza che separa la costa della Turchia all’Isola di Kos è di poco meno di una decina di chilometri. Un tragitto che, a bordo di un gommone di fortuna, risulta più che fattibile rispetto alle lunghe distanze che separano il nord-Africa dalle coste italiane.
Forse è anche per questo, per l’estrema vicinanza, che l’Isola greca è stata presa d’assalto dai rifugiati che fuggono dalla Siria e dall’Afghanistan. Tanto che il sindaco di Kos, Giorgios Kiritsis, ha chiesto misure urgenti per affrontare una situazione d’emergenza.
Occorre qualche ora per raggiungere l’Isola greca dalle coste turche. La città più vicina è Akyarlar. I migranti sono cresciuti a ritmo spropositato. Dai 1.700 di gennaio, sono arrivati a 31.000 a giugno e oltre 50mila a luglio, secondo le cifre diffuse dall’Alto Commissariato dei Rifugiati delle Nazioni Unite ad Atene.
A Kos, che conta circa 33mila abitanti, sono sbarcati oltre 7mila migranti, rimasti bloccati da una settimana a causa di scontri e proteste con le forze dell’ordine.
Askanews