In questo periodo ci sono le registrazioni di serie tv che andranno in onda nei prossimi mesi. Tra queste scopriamo quella su Enrico Piaggio
Tra le tante proposte televisive le serie Tv sono sicuramente le piu’ apprezzate grazie a storie e produzione che le equiparano ai lungometraggi del cinema ma intrattenendo il pubblico per un lasso di tempo maggiore. Rai fiction ha da poco divulgato una serie su cui punta molto: la storia di Enrico Piaggio, il padre dello scooter piu’ famoso del mondo.
A prestare il volto del patron della Vespa sarà Alessio Boni, attore cinematografico e teatrale di talento, già visto ultimamente ne “Il nome della rosa” e “La compagnia del cigno”. L’artista non è nuovo ai lavori per la TV, se ne contano tantissimi nella sua carriera come del resto sono numerosi i premi e riconoscimenti per la sua professione come il Globo d’oro per miglior attore nel 2006 e Nastro d’argento nel 2004.
Nel cast ci sarà anche Violante Placido, Francesco Pannofino, Enrica Pintore, Roberto Ciufoli, Bruno Torrisi, Moisé Curia e Beatrice Grannó per la regia di Umberto Marino.
La serie è stata girata tra il Lazio e la Toscana e viene chiusa con una delle immagini piu’ simboliche che usa la Vespa come protagonista: Audrey Hepburn e Gregory Peck a bordo dello scooter sono un omaggio a Vacanze Romane e un ringraziamento a chi è riuscito a fare un miracolo rimettendo in moto l’Italia del dopoguerra con un’icona motociclistica diventata famosa per linea e meccanica in tutto il mondo.
La storia inizia nel 1945 quando la fabbrica Piaggio di Pontedera è in macerie per i bombardamenti ricevuti negli ultimi tempi di una guerra devastante che si cerca di dimenticare. Tutti i dodicimila operai sono senza lavoro e destinati alla miseria che in tanti, in quegli anni, subivano in un’Italia distrutta. Enrico Piaggio sente la responsabilità di prendere in mano le redini della situazione e cerca di ridare slancio alla fabbrica pensando soprattutto alle famiglie dei suoi operai cadute nell’indigenza. Inizia cosi’ un nuovo progetto per la realizzazione di un mezzo che sia alla portata economica di tutti, piccolo e maneggevole, lontano dalla pesantezza dei motocicli tipici di quel periodo. Il nuovo progetto doveva creare una moto robusta ma agile, performante ma economica e anche di linea piacevole. Non era un compito semplice ma l’ingegnere Corradino D’Ascanio (interpretato da Roberto Ciufoli) propone, con un colpo di genio, le modifiche ereditate nel settore aeronautico di cui lui era esperto. E Piaggio le accetta. Nasce cosi’ la Vespa il cui nome viene adottato proprio per quel ronzio del motore tipico ma anche per la forma della carrozzeria che dall’alto assomiglia all’insetto. D’Ascanio dichiarerà che il telaio consentiva a chiunque di sedersi con facilità e con qualsiasi abito “anche alle donne e ai preti” senza il pericolo di sporcarsi perché il motore della Vespa era lontano dalle gambe e coperto. Piaggio è lungimirante e capisce che la sua vespa puo’ diventare anche un simbolo ed è per questo che quando viene a sapere che un regista americano girerà un film a Roma chiamato “ Roman Holiday” lo convince a utilizzare la sua moto per portare i due giovani innamorati per la città eterna. E nasce un mito.
foto: Ansa