L’abito disegnato addosso non sarà più un modo di dire. Quante volte cerchiamo l’abito dei nostri sogni, quello che ci calza a pennello e che si adatta perfettamente alle nostre forme? Beh, non è poi così difficile da trovare, basta rivolgersi ad un buon sarto che dopo prove, e riprove realizzerà l’abito che desideriamo. Perché riesca, però dobbiamo affidarci a mani di professionisti, veri artigiani della moda e purtroppo al giorno d’oggi sono sempre meno e sempre più costosi. C’è chi però l’idea di “abito disegnato addosso” l’ha presa alla lettera realizzando una delle scoperte più particolari che siano mai state fatte nel campo della moda. Sappiamo bene che la moda è anche creatività, ma in questo caso, veramente, la creatività è esagerata!
Il designer spagnolo Manel Torres ha sviluppato in partnership con un team di ricercatori dell’Imperial College London il primo abito spray, unendo i termini inglesi fabric (tessuto) e can (bomboletta), otterremo Fabrican cioè fibre di tessuto in spray che può essere indossato, lavato e riutilizzato. La sospensione viene spruzzata e le fibre, intrecciandosi e aderendo tra loro, si asciugano all’aria e creano un vero e proprio film di tessuto. Viene prodotto in materiale sia naturale che sintetico, anche di diversi colori e addirittura profumi, può essere tagliato e modellato a seconda della necessità. Come detto è lavabile, ma può anche essere dissolto e riciclato per creare altre idee.
Il Fabrican può essere spruzzato su persone o oggetti e si modella perfettamente alla superficie di destinazione. In 15 minuti, ad esempio, potremo creare una t-shirt direttamente sulla nostra pelle, modellandola a nostro piacere. Il materiale spruzzato non è nocivo per la nostra salute ed è composto da polimeri e solventi atossici: in pochi minuti evapora la parte liquida, e rimane addosso un abito che può essere riadoperato e si adatta come un guanto alle misure di chi lo indossa. Alle fibre possono essere aggiunti anche altri materiali in forma micronizzata, come lana e cotone: gli abiti così ottenuti possono essere indossati in inverno come in estate. L’uso del Fabrican non sarà limitato solo al campo della moda, infatti si intende estenderlo anche nel settore medico per bendaggi o cerotti, per l’interno delle vetture o riparazioni e rinnovamenti, o nel campo del design per forme innovative e particolari, che è difficile ottenere con altri materiali e chissà quali altri utilizzi verranno sperimentati. Pensate ad esempio come diventerà semplice cambiare la tappezzeria del vostro divano…
Le fashioniste di tutti i tempi non posso non visitare uno dei luoghi di culto della moda di tutti tempi, il Museo di Gucci. Qui si celebrano i 90 anni di storia della moda della famosa maison fiorentina che in poco meno di un secolo è riuscita ad affermare a livello mondiale il proprio marchio prestigioso. Aperto nel 2011, il Museo si sviluppa su tre piani, al piano terra si può trovare l’esposizione permanente con la grande sala Viaggio, dedicata alla valigeria e agli accessori, con articoli creati per il jet-set internazionale, che con il suo glamour ha contribuito al successo internazionale del marchio durante gli anni’50, ’60 e ’70. Al primo piano, oltre allo spazio dedicato alle mostre e alle istallazioni di artisti contemporanei, possiamo ammirare la sala Borse dove sono esposti i modelli storici, divenuti veri e propri oggetti di culto, la sala Sera dedicata ai favolosi abiti da sera e con la sala Preziosi, dove sono esposte clutch uniche e oggetti di valore.
L’esposizione permanente continua al secondo piano, con la Logomania, spazio che ripercorre l’evoluzione del monogramma della doppia G, e infine, all’ultimo piano i temi Lifestyle e Sport completano il viaggio all’interno del museo, con un omaggio ai simboli e ai prodotti iconici del marchio ispirati ai mondi dello sport e del tempo libero. Il museo affacciato su piazza della Signoria, si trova nel trecentesco Palazzo di Mercanzia del capoluogo toscano, simbolo delle arti e dei mestieri fiorentini. Chi però non ha la possibilità di fare questo viaggio nella moda e in una delle città più alla moda d’Italia, arriva un’allettante novità. Il Gucci Museo, infatti, diventa on line. Si chiama guccimuseo.com, ed è stato creato per fornire un’esperienza visiva ottimale su tutti i dispositivi – desktop, tablet e smartphone- e tradotto in otto lingue (come lo è anche gucci.com) e diviso in tre sezioni: L’Archivio, Gucci e l’Arte, e Il Museo. I social network sono integrati per facilitare la condivisione (Facebook, Twitter, Instagram, YouTube e Pinterest). “Fin dalla mia prima visita all’archivio – commenta Frida Giannini – quando approdai a Gucci, ho sentito una profonda responsabilità verso la tradizione del marchio. Ho voluto far rivivere il suo prezioso patrimonio storico per celebrare il grande potere narrativo che esiste dietro l’incredibile varietà di prodotti e motivi iconici di Gucci. Questa è stata la motivazione dietro la creazione del Gucci Museo, in occasione del 90mo anniversario del marchio nel 2011. Oggi, tre anni dopo, sono molto felice di aprire le porte del museo ad un pubblico globale attraverso Internet”.