Amici 9 ha chiuso in bellezza: a seguire la finale sono stati quasi sei milioni telespettatori con il 29.90 di share, con picchi del 57.8% e 7.750.000 spettatori al momento della proclamazione della vittoria di Emma Marrone, la 25enne cantante salentina che, tra le lacrime, ha dedicato il premio alla sua famiglia.
“I talent non sono una minaccia ma un’aggiunta – ha detto poi Maria De Filippi -. Amici è cresciuto e siamo cresciuti anche noi nel modo di farlo. Abbiamo prodotto cose diverse e il pubblico è aumentato. I talent hanno portato chi non comprava dischi a comprarli. Ma Emma o Alessandra Amoroso non sono una minaccia per Biagio Antonacci o per la Pausini. Non penso che i talent possano togliere ai grandi artisti, hanno solo allargato la fascia”.
E infatti, prima ancora della vittoria, il cd di debutto di Emma, ‘Oltre’, ha raggiunto la vetta della classifica, conquistando il disco di platino con 60 mila copie vendute. ‘Ragazza Occhi Cielo’, l’ep di Loredana Errore, seconda classificata, che ha sfidato la sua rivale fino all’ultima nota, è entrato direttamente al sesto posto; mentre ‘Di notte’, il singolo del cantautore Pierdavide Carone (nell’album Una canzone pop) è primo su iTunes.
L’anno scorso Amici ha aperto le porte ai cantautori e questo ha portato l’arrivo di Carone, autore del brano vincitore di Sanremo, ‘Per tutte le volte che’, cantato da Valerio Scanu, durante la finale di quest’anno tra il pubblico insieme ad altri due ‘gioiellini’ di casa ad Amici: Alessandra Amoroso e Marco Carta.
E la presenza di un giovane tenore come Matteo Macchioni – che ha già un contratto con la Sugar – ha spinto Daniel Oren ad affidargli la parte di Nemorino nell’Elisir d’amore al teatro Verdi di Salerno.
“Quest’anno – aggiunge De Filippi, anima di Amici, che l’anno prossimo per la prima volta avrà due circuiti, uno per la danza e uno per il canto – è stata un’edizione fortunata dal punto di vista dei talenti, tanti e tutti di alto livello”.
Grandi nomi della discografia sono stati coinvolti, da Celso Valli a Canova, da Antonacci a Buonvino a Tricarico. Oltre naturalmente alle major del disco, la cui partecipazione “è stata molto importante”, sottolinea la conduttrice che, alla domanda sulla Rai che ha annunciato tre nuovi talent show, risponde: “È così quando una cosa va, c’è stato l’anno della fiction, poi dei reality. Ora ci sono talent per bambini, poi faranno un talent per gli uomini e per i neonati”.
La sfida della finale quest’anno ha visto in campo quattro cantanti. Prima Matteo contro Pierdavide, che poi si è scontrato con Loredana, la vera rivale della superfavorita Emma. “Questo è il primo tassello fondamentale – dice, subito dopo la finale, la vincitrice, che ha avuto la sua prima band a nove anni -. Vivo in un paese piccolissimo del Sud dove se dici che vuoi fare il musicista ti ridono in faccia”.
Deve molto al padre Rosario, chitarrista, che l’ha portata nei club a fare la gavetta. Per poi arrivare al programma Mediaset Superstar, che però “non andò bene, anche se lo vinsi. Sono tornata a fare la commessa. Non volevo fare la musicista a tutti i costi e ho rescisso un contratto con la Universal perché non mi piaceva quello che facevo”.
Voleva fare la ballerina, la ginnasta, ma poi ha cominciato a fare musica, dal reggae alla bossa nova al rock italiano. Sanremo? “Se viene, va bene. Ma per me la sagra della polpetta è uguale. La musica ha la stessa valenza”.
In prima fila anche Gianmarco Mazzi, direttore artistico dell’ultimo festival, che si è complimentato con i concorrenti e chissà che non abbia messo gli occhi su qualcuno di loro.
Intanto Pierdavide, promettente cantautore paragonato da molti a Rino Gaetano e vincitore del premio della Critica (50 mila euro), confessa di avere “quasi 60 pezzi nel cassetto: sto scrivendo anche per vocalità che non sono le mie.
Mi piacerebbe molto scrivere per Fiorella Mannoia – con cui ha duettato nella semifinale – e anche per Antonella Ruggiero. Ma il mio sogno sarebbe scrivere un pezzo per Mina”.
Loredana, seconda classificata, dice di non essere delusa dalla sconfitta (“ora riprendo la mia vita, sono felice di non essermi snaturata, ma arricchita sì”), mentre il tenore Matteo, diploma di pianoforte al conservatorio e arrivato in semifinale nel 2008 al Concorso Pavarotti, si gode il successo.
A lui il merito di aver saputo coniugare pop e lirica…il suo ‘Vincerò’ lo ha definitivamente lanciato come il futuro Bocelli.