Mentre a Zurigo si è già tenuto il Gay pride il fine settimana del 9 e 10 giugno, le maggiori città d’Europa si organizzano per ospitare la manifestazione più colorata allegra e bizzarra di sempre!
Dal 2009 Zurigo ospita il Pride Festival, ovvero la manifestazione a favore dei diritti della comunità LGBT sostenuta dalla popolazione zurighese. Prima ancora, dal 1994, si teneva il Christopher Street Day, per lottare contro la discriminazione e per i diritti di gay, lesbiche, bisessuali e transessuali. La città di Zurigo è attenta e sensibile da molto tempo a questi temi, ma adesso queste manifestazioni si possono trovare in diverse parti d’Europa. Vediamo quali città ospiteranno l’evento “arcobaleno”.
Italia
Sono principalmente Roma e Milano ad ospitare i Gay Pride. A Roma si è già svolto lo scorso 10 giugno. A Milano è attualmente in corso un grandioso evento della durata di più giorni, dal 17 al 25 giugno con la parata fissata per il 24. Nel corso della settimana sono proposti film tematici e momenti di aggregazione per promuovere i valori di integrazione e dialogo. Una “straordinaria festa di libertà – come si legge sul sito ufficiale milanopride.it – resa possibile dal lavoro congiunto di istituzioni pubbliche, associazioni e realtà commerciali oltre che dalla partecipazione di migliaia di persone”.
Regno Unito
È a Manchester che risiede la seconda comunità LGBT più numerosa del Regno Unito e una delle organizzazioni più antiche e pioniere nella lotta per i diritti gay all’interno del Paese britannico. Qui sono priviste nelle giornate del 25 e 26 agosto azioni contro l’omofobia promosse dall’associazione Manchester Pride.
Islanda
L’Islanda si è distinta per essere il primo Paese in Europa a eleggere, nel 2009, un primo ministro apertamente omosessuale, cioè Jóhanna Sigurðardóttir. Inoltre il clero islandese accetta matrimoni tra persone dello stesso sesso facendo in questo modo dell’Islanda uno dei Paesi più impegnati nella lotta contro l’omofobia. La serie di eventi “arcobaleno” in Islanda si concentrerà nella settimana che va dal 2 al 7 luglio nella capitale, Reykjavik.
Spagna
Madrid, la capitale spagnola, celebrerà dal 23 giugno al 2 luglio il 40° Gay Pride e ci si aspetta già tanta partecipazione. Nell’occasione, infatti, più di 3 milioni di persone si daranno appuntamento in quella che, secondo l’associazione internazionale ILGA, è tra le città più gay friendly d’Europa. Il giorno della manifestazione principale, l’1 luglio, Madrid risulta già riservato il 95% degli alloggi turistici.
Portogallo
Anche il Portogallo risulta essere tra le nazioni più gay friendly d’Europa. Tra le maggiori azioni a favore della diversità di genere vi è l’introduzione, ormai da diversi anni, di norme per la tutela delle identità sessuali, come la Legge di Identità di Genere, che facilita il processo di cambio del nome e di genere per le persone transessuali. Sono già 18 anni che a Libsona, in Portogallo, si celebra il Gay Pride Day. Sotto il motto: “Autodeterminazione di genere, autodeterminazione del corpo”, la comunità LGBT è pronta a snodarsi per le vie della capitale il prossimo 27 giugno.
Paesi Bassi
Dal 29 luglio al 6 agosto Amsterdam ospiterà il più famoso Gay Pride d’Europa che risulta essere anche uno dei più partecipati. Pare già che per quelle date il 90% degli appartamenti turistici risulta riservato. Dopotutto proprio i Paesi Bassi sono quelli che più supportano la comunità LGBT con il 90% della popolazione che si dichiara favorevole ai diritti gay. Inoltre, dal 2014 esiste una legge che vieta a qualsiasi funzionario pubblico di sottrarsi alla celebrazione di un matrimonio gay.
Norvegia
Anche Oslo ospiterà manifestazioni “arcobaleno”. Per la precisione saranno più di 150 eventi tra il 23 giugno al 2 luglio. Per il Gay Pride di Oslo si attendono migliaia di persone. La Norvegia è uno dei Paesi più esposti nella condanna esplicita della discriminazione basata sull’orientamento sessuale.
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Ansa