Gentile Direttore,
mi permetta di esprimere pubblicamente tutto il mio dissenso al Signor Adriano Eberle che con la sua riflessione nell’ultimo numero de “La Pagina” ha dimostrato solo di essere una persona che ha subito un “lavaggio di cervello”.
Infatti accusa il Signor Gerardo Petta che, in un precedente articolo, aveva espresso un giudizio negativo sulla nascita dell’attuale governo Renzi, ma anche dei due precedenti, poiché si era negato ai cittadini il diritto di voto. L’attuale premier ha proprio sbagliato i modi e i tempi della sua strategia per diventare Presidente del Consiglio, mandando improvvisamente a casa con un’azione di forza il capo del governo in carica e compagno di partito, Enrico Letta. Non ho assolutamente voglia di prolungarmi su una riflessione senza senso del suddetto signor Eberle, però utilizzando le parole di Gerardo Petta che, nella parte finale del suo articolo, si rivolgeva ironicamente a San Gennaro, affinché facesse ritornare la ragione al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per indurlo a concederci finalmente il sacrosanto diritto di voto, aggiungerei a questo punto che ci vorrebbe quasi un altro miracolo affinché aiutasse lo stesso Adriano Eberle a comprendere che la realtà è un’altra, molto diversa dalla sue infondate accuse.
Comunque facciamo lavorare Renzi in santa pace e tra qualche mese tireremo le somme. Sarei il primo a dirgli bravo se riuscirà a liberare l’Italia da questa profonda crisi economica, sociale, istituzionale, etc. in cui è caduto il nostro paese.
Maurizio Raviola