Più le temperature all’esterno aumentano e più diminuisce la voglia di lavorare. La calura può condurre a stanchezza, a disturbi cardio-vascolari e alla diminuzione della concentrazione. Il rischio d’incidenti quindi aumenta e parallelamente ai danni per la salute, diminuisce anche il rendimento. La Segretaria die Stato dell’economia (SECO) mostra cosa si deve fare per contrastare tale situazione
Non sopportiamo tutti il caldo alla stessa maniera. Ognuno deve fare attenzione ai segnali del proprio corpo e ai primi segnali come la sensazione di malessere, la stanchezza o le vertigini, dovrebbe cercare un ambiente più fresco.
La SECO spiga come i lavoratori devono premunirsi contro le alte temperature e di cosa devono tener conto i datori di lavoro. Non è soltanto importante adattare i propri vestiti alla calura, ma si tratta anche di sapere se i lavoratori hanno il diritto di pretendere dei locali freschi, un climatizzatore e delle bibite fresche. Tre volantini elaborati dalla SECO forniscono dei consigli utili: “Caldamente raccomandato nei giorni di canicola!”, “Lavorare al chiuso quando fa molto caldo… Attenzione!” e “Lavorare all’aperto quando fa molto caldo… Attenzione!”. Il datore di lavoro è tenuto, secondo la Legge sul lavoro, ad evitare il più possibile le minacce alla salute sul posto di lavoro. Tuttavia gli impiegati non hanno nessun diritto ad esigere una stanza climatizzata o uno spazio fresco. Questo non vuol dire però che l’unico mezzo per ridurre le temperature in un locale sia il montaggio di un climatizzatore. Infatti le stanze possono essere rinfrescate durante la notte o le prime ore mattutine, ci si può proteggere contro il caldo oscurando le finestre durante il giorno. Gelosie e tapparelle chiare o di un materiale riflettente rappresentano una protezione efficace contro i raggi solari. Anche un’attitudine flessibile verso gli orari di lavoro può aiutare. Le attività che richiedono uno sforzo fisico notevole dovrebbero essere evitati nelle ore più calde, o per lo meno essere interrotti da piccole pause. Sono quindi consigliate delle pause supplementari da circa dieci minuti.
Le future madri, le madri che allattano, le donne che eseguono delle attività in piedi, le persone anziane o gli altri lavoratori a rischio – come i malati cronici, le persone con handicap o sottomesse a trattamenti medicamentosi – necessitano una protezione particolare contro la calura sul luogo di lavoro.
Chi suda molto deve bere in quantità adeguate. L’acqua naturale o leggermente frizzante, thè alle erbe o alla frutta come pure i succhi di frutta diluiti sono delle bibite particolarmente indicate. In funzione del proprio peso bisogna, in condizioni normali, bere dai 1.8 ai 2.5 litri al giorno. Durante la canicola si dovrebbe bere almeno un litro in più. Controindicate sono invece le bibite come il latte, le “energy drinks” gli “smoothies”. Un consiglio meno piacevole ma veritiero: le bevande alcoliche favoriscono la predita di liquidi et dovrebbero essere evitate in estate. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito internet della SECO www.seco.admin.ch, sotto la rubrica “lavoro / protezione della salute al posto di lavoro / locali di lavoro e fattori ambientali”. Chi segue questi consigli vivrà l’alta stagione in maniera più rilassata.