Fratelli, coppie a distanza, separati in casa, soci, coppie aperte e persino divorziati. Lavorare in due, per molti, è meglio che farlo da soli. E se si guardano i risultati, nonostante le prese di posizione e i colpi di fulmine, spesso ci si guadagna.
Ma per quale motivo il potere condiviso è meglio di quello singolo? In primis, per più di un terzo di coloro che lavorano in coppia, per stemperare la nevrosi che la crisi economica nell’ultimo anno ha acuito, comportando maggiore stress e ansia.
In secondo luogo per avere orari meglio suddivisi, quindi disporre di maggiore libertà e flessibilità. E la stampa estera, nello specifico il Metropolitan Post, segnala una giovanissima coppia creativa, formata dagli italiani Viviana Bruno e Davide Pallavicini, che sta spopolando in Inghilterra nel campo della pubblicità e della scenografia.
Non solo: secondo la ricerca, condotta dall’Associazione Donne e Qualità della Vita, che ha intercettato 300 “coppie al lavoro” nei principali capoluoghi di provincia italiana, i progetti che prendono vita a due hanno un rendimento lavorativo maggiore del 30% rispetto a quelli dei singoli. Secondo la presidente dell’associazione, Serenella Salomoni, “lavorare in coppia necessita di una preparazione psicologica. È importante che il duo stipuli una specie di contratto che preveda una suddivisione condivisa dei compiti e dei risultati.
Attenzione però: è facile che le coppie poi si innamorino, proprio perché passano molto tempo insieme”. Nello specifico, per il 36% degli intervistati, lavorare in coppia è sinonimo di meno nervosismo e maggiore rilassatezza nel prendere le decisioni, perché in due le scelte sono certamente più ragionate. Per il 24% del panel, invece, in coppia si dispone di più libertà, senza correre il rischio di restare più di otto-dieci ore sul posto di lavoro. Per il 17% il tandem aiuta la nascita di un progetto, perché la comunicazione risulta più diretta e sincera, inoltre un lavoro non può essere terminato se entrambi i componenti non sono soddisfatti.
Il 12% del campione dichiara che l’attività di coppia è salutare perché l’interesse economico comune fa sì che l’impegno sia unanime, infine per l’11% l’immagine di squadra è vista in modo migliore all’esterno, ossia dai clienti.
Ma quali sono le coppie italiane più famose all’estero, icone del “modello a due”, che ci invidiano in tutto il mondo? Certamente i famosissimi e intramontabili Dolce & Gabbana, da qualche tempo coppia solo lavorativa che, da oltre vent’anni, portano alto il Made in Italy in tutto il mondo nel settore della moda. Ma la stampa estera incorona molte altre coppie, meno note ma con grandi riconoscimenti, che spaziano dalla pubblicità, alla scenografia, alla moda, ecc.
È il caso della coppia premio oscar Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, scenografi che la rivista spagnola di cinema El Cine decreta come veri e propri geni, poiché “creano scenografie lugubri e abiti originali e contribuiscono a colorare di gotico i crimini dell’eccelso barbiere Sweeny Todd interpretato da Johnny Deep”.
Passando al campo pubblicitario, il duo composto dall’art Davide Pallavicini e dalla copy Viviana Bruno è una delle coppie che più ha incuriosito il mondo dell’advertising mondiale. Particolarmente noti per il loro approccio innovativo alla comunicazione pubblicitaria, traggono esperienza nei creative lab di stampo anglosassone dove hanno lavorato per tanti anni, per poi passare sotto l’ala del grande regista German Silva. Oltre a vantare collaborazioni importanti con grandi aziende italiane, sono noti in Inghilterra per aver ideato il video musicale del gruppo rock inglese dei “Rumhoney” (casa discografica Bsound International), sviluppando la creatività collaborando alla regia, alla realizzazione delle scenografie e al montaggio. Con un budget di qualche migliaia di euro i due creativi hanno realizzato un film entrato subito nella shortlist Adci. A dimostrazione di come la creatività si possa ottenere con poco.
Un duo creativo altrettanto famoso e decantato all’estero, coppia nel lavoro e non nella vita, è quello composto da Carlo Urbinati e Sandro Vecchiato, famosissimi per le loro lampade design che prendono spunto dalla grande tradizione dei maestri vetrai di Murano. I due sono stati citati dal quotidiano tedesco Die Welt (18/10/09, Clark Parkin) che li loda anche per la sperimentazione del design legato al risparmio energetico.