Massimo Galfano, in arte Massimo Ferrari, dopo il grande successo di “Che sensazione”, torna il 6 novembre con “Avvelenami”. Ecco tutte le anticipazioni sul suo ultimo singolo, svelate proprio dal cantautore siciliano
Massimo Galfano la musica ce l’ha nel sangue: nato in una famiglia di artisti, l’amore e la passione per la musica li ha ricevuti in eredità dai nonni e dai genitori, tutti musicisti e cantanti, che con orgoglio vedranno il 25enne seguire la loro stessa strada e affermare il suo talento. Dalla formazione della prima band alla vittoria al concorso internazionale “Cantamare”, che lo spingerà a continuare la sua carriera come solista, la vera svolta per il giovane musicista arriva con l’approdo della sua musica in America: da lì, con impegno e determinazione, ben presto è riuscito a convincere del suo talento le giurie di tutto il mondo.
Una delle tappe più importanti lo vede alla finalissima di “Una voce per Sanremo”. Più avanti, riuscirà a sorprendere e conquistare le giurie dei grandi palchi in Russia, dove, con la vittoria di un suo brano durante un’importante competizione, attirerà anche l’attenzione di Ivana Spagna: ed è proprio insieme a lei che realizzerà un mash-up molto particolare, composto dai singoli “With or without you” e “Vattene Amore”.
Trasferitosi in Svizzera sei anni fa, per motivi personali ma anche per ragioni strategiche, Massimo Ferrari non si è più fermato. E il suo ultimo brano, “Che sensazione”, è solo uno dei più grandi successi di un uomo di musica a tutto tondo.
Ecco quello che ci ha raccontato…
Ci anticipi qualcosa sul tuo nuovo singolo, “Avvelenami”?
A differenza di tutti gli altri brani, che ho sempre scritto io, questo è stato scritto da Checco D’Alessio, musicista, compositore, arrangiatore nonché nipote di Gigi D’Alessio. Il brano parla di una lei che mi fa innamorare perdutamente, uno dei passaggi dice infatti “dicono che tu non hai un’anima ma ti definiscono un angelo nero”. È una donna che mi fa innamorare, ma in realtà mi “avvelena” con il suo amore: nonostante tutto, però, io voglio morire di lei. Si tratta di un brano molto articolato, molto bello, e il video è davvero particolare, vi assicuro che è tutto da vedere.
Come nascono le tue canzoni?
In generale credo che le canzoni per noi artisti siano come dei figli: quando nascono devi accudirli. Devo dire la verità, la mia svolta come autore è arrivata con il disco “Tra cenere e parole”, in un momento molto particolare della mia vita. La mia infanzia non è stata tra le più belle, ho sofferto di una malattia gravissima, per cui per quasi dieci anni sono stato obbligato a trascorrere le mie giornate tra letto e ospedali. È un miracolo che io sia guarito.
Sono molto sensibile a questo argomento e cerco di sostenere vari progetti che si occupano dei bambini. Con “Tra cenere e parole”, ad esempio, abbiamo raccolto fondi per i bambini malati di glicogenosi, una malattia molto rara e per questo poco studiata a livello di ricerche. Nel mio piccolo provo a fare ciò che posso. In quel momento particolare della mia vita, con un matrimonio finito, dal quale sono nati tre bambini con i quali ho un bellissimo rapporto, con la mia musica sempre nel cuore e i viaggi in tutto il mondo, quindi con un grande bagaglio di esperienza, ho iniziato a scrivere i miei brani. È così che ho capito che la musica ti dà tanto, ma ti toglie anche tanto.
A te, la musica, cosa ha dato e cosa ha tolto?
Mi ha dato tantissimo, mentre mi ha tolto, magari, alcuni momenti particolari della mia vita: quando nasce un figlio e il giorno dopo devi partire per un concorso o rischiare addirittura di non esserci affatto. “Tra cenere e parole”, il primo brano scritto da me, nasce così: mi trovavo giù in Sicilia, davanti ad un camino, nel periodo di Natale.
Con chi vorresti collaborare in futuro?
Come si dice spesso: innanzitutto con me stesso. Una collaborazione che mi interesserebbe tanto è quella con Biagio Antonacci: a mio avviso è uno dei più grandi artisti, uno tra i più preparati che abbiamo in Italia. Lo seguo tantissimo, mi piace il suo modo di scrivere, penso che trasmetta davvero l’essenza della musica, ci mette l’anima e questo lo si nota anche durante i suoi concerti, il bello è quello.
Il tuo sogno nel cassetto?
Ho calcato palchi molto importanti, molto grandi, però Sanremo è Sanremo, quello rimane il mio sogno più grande. Ho provato per tre volte, e ci riproverò nel 2018. E avrò bisogno di tutti voi a cui piace la mia musica: per me sarà un piacere rappresentarvi.
Il prossimo 12 novembre sarai ospite all’evento Cabaret, Spettacolo, Musica e Ballo di Stomeo Moda…
Sì, dato che grazie alla scuola di canto conosco gli organizzatori dell’evento, ad aprire la serata saranno i ragazzi della scuola di canto, con il loro “Quasi uguale show”. Ho voluto sposare questo progetto perché mi ha convinto: è un momento importante per i miei ragazzi, ma anche per me. Io sarò uno degli ospiti e presenterò per la prima volta il mio brano “Avvelenami”. Sarò accompagnato dalla mia corista e compagna Giò Cottone, con la quale, nella mia vita privata, ho una storia d’amore molto bella. Vedete, la musica ti regala anche questo.
Stomeo Moda presenta Cabaret, Spettacolo, Musica e Ballo
con I MalfAttori e “Quasi Uguale Show”
Sabato 12 novembre,
dalle ore 18.00
Kongresszentrum SALMEN, Uitikonerstr. 17, Schlieren
Per maggiori informazioni sulla musica
di Massimo Ferrari e sulla sua scuola di canto:
www.massimoferrariofficialsite.com
www.eventiemanagement.com