La classifica stilata dal Global Green Economy Index 2016 individua le città più attente ai temi dell’ambiente e della sostenibilità
La società di consulenza specializzata in sostenibilità ambientale, la Dual Citizen LLC, ha redatto il ‘Global Green Economy Index’, un report di analisi di 80 paesi e 50 città mondiali relativamente al tema della green economy.
Dal report è venuta fuori la lista delle dieci città più green del pianeta che vede sul gradino più alto Copenaghen la città danese che grazie ad un ridottissimo uso delle automobili riesce a garantire una qualità di vita decisamente sostenibile e che, tra l’altro, vanta una buona percentuale, il 10%, di negozi alimentari biologici. Nella città della sirenetta anche l’edilizia è sostenibile, come conferma il complesso di Orestad City, a pochi km dalla Capitale, costruito in meno di un decennio. Il sistema di trasporto pubblico è ben sviluppato e, ogni giorno, vengono percorsi in bici più di 1 milione di km.
Secondo gradino del podio per Stoccolma, con le sue numerose aree verdi e il primo parco cittadino nazionale del mondo, l’Ecoparken, un’area verde ininterrotta che si estende dalle piccole isole di Fjäderholmarna fino in centro, a Djurgården, e a zone poco a nord della città. Moda ecologica ed attività ecologiche sono i punti di forza della politica di sostenibilità ambientale della città capitale green europea già dal 2010.
Medaglia di bronzo per Vancouver, che si contraddistingue per l’area dello Stanley Park, uno dei parchi urbani più grandi e belli al mondo, per l’ottima gestione dei rifiuti e delle acque, per la bioedilizia, per un trasporto urbano efficiente e per l’ottima valorizzazione del cibo locale. Segue Oslo che entro il 2019 sarà la prima città al mondo a bandire le auto dal centro cittadino, puntando sulla realizzazione di almeno 60 km di piste ciclabili e sugli incentivi all’acquisto di vetture e bici elettriche.
Al quinto posto Singapore, dove oltre il 20% degli edifici è ormai green facendo guadagnare alla città la denominazione di ‘città giardino’. A Punggol, sobborgo della città, è stato edificato un intero plesso di edilizia popolare totalmente sostenibile: gli edifici sono ricoperti da piante che abbassano la temperatura dei palazzi evitando sprechi e hanno le pareti esterne bianche, per respingere i raggi del sole, oltre che sistemi ad energia eolica e per il riciclaggio dei rifiuti. A seguire troviamo New York che cela tra i suoi grattacieli un ‘cuore verde’: oltre Central Park sono infatti diverse le aree ecologiche, dalla High Line, l’ex linea ferroviaria trasformata in un parco pensile a Manhattan, al Washington Square Park, dal Brooklyn Botanic Garden alle sale del “Mondrian” Hotel. Torniamo in Europa con il settimo posto della classifica occupato da Berlino, una delle città meno inquinate d’Europa con i suoi 19 edifici dal tetto green, in Postdamer Platz, in grado di raccogliere e purificare l’acqua piovana, riutilizzandola per i servizi igienici e l’irrigazione dei giardini. Ottavo posto per Helsinki, all’avanguardia grazie ad una rete ferroviaria efficiente e ad un sistema centrale di teleriscaldamento e teleraffreddamento. Inoltre, grazie al ‘data center ecologico’, una struttura per il recupero dell’energia termica dispersa dai computer, si riscalda la città con il surplus di calore prodotto dai server.
Penultimo posto per Parigi grazie a politiche ed iniziative volte ad incentivare la presenza di verde, iniziative nelle quali i cittadini sono i protagonisti indiscussi: i parigini possono infatti diventare giardinieri del proprio quartiere, adottare zone in cui creare un orto urbano e chiedere il permesso di prendersi cura di piante, fiori e alberi da frutto. Infine, al decimo posto, Tokio, che rientra nella classifica grazie alla presenza di molti spazi verdi, tra cui il parco animalistico Tama Zoo, di ben 52 ettari, che consente ai turisti di esplorare la fauna continente per continente.
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foto: Ansa