Durante un G8 i ministri dell’economia si incontrano per discutere di una nuova pesante manovra finanziaria che potrebbe cambiare gli equilibri mondiali, qualcosa di inaspettato però sconvolge i piani….
Allarga il suo sguardo Roberto Andò che, dalla politica italiana di “Viva la libertà”, con “Le confessioni”, l’ultimo lavoro cinematografico, osserva da vicino i grandi potenti internazionali, quelli in grado addirittura di sconvolgere gli equilibri mondiali. Così immagina un non poco improbabile G8 che riunisce i ministri dell’economia mondiale pronti a discutere di un piano segreto, una manovra finanziaria che avrà pesanti conseguenze per alcuni Paesi.
Location scelta per l’incontro è uno splendido albergo di lusso di Heilingendamm, in Germania, qui il direttore del Fondo Monetario Internazionale Daniel Roché incontra i ministri dell’economia dei Paesi più importanti del mondo insieme ad un monaco italiano, una scrittrice di libri per bambini canadese e una rock star, personaggi insoliti per certi ambienti. Tra questi spicca la figura misteriosa del monaco, Roberto Salus, interpretato da Toni Servillo. È questa figura che, senza fare tanto rumore, fa da motore a tutto il film, agli eventi che danno vita al thriller psicologico che terrà in tensione non solo i protagonisti del film, ma anche gli spettatori.
Sarà un evento drammatico e soprattutto inatteso ad aumentare l’ansia e la paura dei ministri nei confronti dell’emblematica figura del monaco. “Salus è un personaggio singolare per diverse ragioni” dice Toni Servillo spiegando il suo personaggio, “è un uomo di fede che ha un credo ma che soprattutto si mostra come persona credibile, e Dio sa quanto abbiamo bisogno di figure del genere; è un uomo che oppone a un mondo di dichiarazioni ufficiali, quello nel quale si ritrova come ospite, una dignitosa renitenza: non dirà mai ciò che non pensa. Non ti immagineresti mai che un personaggio così, che crede che non gli appartenga nemmeno la sua stessa vita, sieda allo stesso tavolo di persone che pensano invece gli appartenga il mondo intero”.
Salus potrebbe essere in possesso di alcuni segreti che riguarda i piani segreti dei ministri coinvolti, piani che, quindi, potrebbero essere compromessi. In questo modo la politica viene esaminata dal regista guardando dentro i diretti responsabili, la loro potenza nel gestire le sorti del mondo e la loro debolezza quando si sentono minacciati.
“L’idea di questo film risale a circa due anni e mezzo fa” racconta il regista Andò, “dopo Viva la libertà mi sembrava naturale lavorare ancora sulla ricognizione di alcune figure di potere, partendo dalle cose che mi inquietano e mi assillano. Nel corso degli ultimi anni, l’economia ha perso la sicurezza esibita in altri momenti per via della crisi che ci ha colpiti e delle risposte che non ha saputo dare: è disorientata, e noi l’abbiamo messa a confronto con una figura totalmente spiazzante, che ci apre porte mai aperte prima in quel mondo”. Il film, come nello stile del regista, è curato nei minimi dettagli: il cast ricercato, la caratterizzazione psicologica dei personaggi, la musica d’autore, quella di Nicola Piovani, gli ambienti raffinati e che riprendono dalla realtà tanto che Andò afferma di aver scelto “un luogo dove si è realmente tenuto un G8, che è stato per noi un punto di partenza per il racconto”. “Le confessioni” sarà proiettato in Svizzera dal 1° dicembre nei cinema della Svizzera tedesca.