Lo stilista festeggia i 50 anni di carriera con una passerella nel Museo Archeologico di Napoli
Abbiamo visto le passerelle posizionate tra le vie delle città più famose, su ponti, scalinate e capannoni postindustriali ed ora le troviamo anche tra le bellezze classiche delle statue e reperti romani: Rocco Barocco sfila al Museo Archeologico Nazionale di Napoli!
Il motivo di questa scelta è sottolineata dallo stesso stilista: “I musei raccolgono le cose belle del passato e io ho fatto cose altrettanto belle che stanno bene in questo contesto. Non ho altro da aggiungere a ciò che ho fatto prima, ma i miei abiti sono ancora molto attuali e li indosseranno modelle molto giovani”.
Una sfilata, quella dello stilista nato proprio a Napoli, che celebra i cinquant’anni di attività portando in scena i capi che lo hanno reso celebre nel corso della sua carriera.
Rocco Barocco, dopo aver sfilato in Piazza del Campidoglio, Piazza di Spagna, Fontana di Trevi e l’Isola Tiberina torna nella sua Napoli; il Museo Archeologico di Napoli, sede dei maggiori reperti provenienti dalla vicina Pompei, apre le porte per la prima volta al fashion dando spazio a cinquanta modelle e ad altrettanti manichini che indosseranno modelli storici e significativi della maison nell’atmosfera particolare della collezione di statue donata dalla blasonata famiglia Farnese. Lo stile è riconoscibile ed è dedicato all’esaltazione della femminilità con abiti sinuosi, impreziositi da ricami e pizzi ma anche dalle sue stampe ananas del sessantotto, alle camicie cartolina da Capri e giacche con limoni e fiori.
“Ho preferito mandare in pedana capi di alta moda degli anni Settanta e Novanta che rappresentano il mio stile. Abiti che sono stati indossati dalle dive mie amiche, come quello rosso a balconcino che feci per Anita Ekberg” racconta Rocco Barocco alla stampa. Ed oltre ai nomi già citati, le sue creazioni, esposte nell’atelier romano in Piazza di Spagna dal 1974, sono state indossate anche da star come Liza Minnelli, Jacqueline Bisset, Francesca Dellera, Dalila di Lazzaro, Claudia Cardinale, Virna Lisi, Elsa Martinelli e non per ultima Sandra Milo. Lo stilista, tra tutte, ne ama ricordare particolarmente una:” la mia prima vera amica fu Marta Marzotto – ricorda – era divina, mi aprì le porte di casa sua mettendomi in contatto con il jet set. Non riuscii ad arrabbiarmi con lei neppure quando mi copiò i caftani”.
Una carriera, improntata su creazioni originali per una clientela esclusiva che gli fece vincere numerosi premi come la Maschera D’argento per l’alta moda del 1967 o il titolo di Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica Francesco Cossiga. Ha creato anche le divise femminili dell’Arma dei Carabinieri e, una piccola curiosità, è stato scelto per impersonare il ruolo di uno stilista italiano nella famosa serie televisiva americana Beautiful.
Le eteree modelle, quindi, hanno sfilato sotto gli sguardi, oltre che di ospiti attenti, anche di occhi dipinti o scolpiti duemila anni fa in una sorta di continuazione virtuale di quelle che erano le dee del passato e di quelle che sono le dee moderne.
foto: Ansa