A qualche giorno di distanza dalla ricorrenza internazionale della festa della donna, viene reso noto uno studio che ha preso in esame le donne svizzere alle prese con il mondo del lavoro.
In generale possiamo notare che negli anni la situazione lavorativa delle donne è andata sempre migliorando. Questo dato è stato riscontrato anche in Svizzera dove le donne hanno via via preso sempre più coscienza delle proprie capacità e competenze riuscendo affermarsi nei vari settori lavorativi, tanto che oggi non stupisce il fatto che una donna occupi un posto in direzione o che sia a capo di una qualche grossa società. Questa situazione attuale è sicuramente frutto di anni di lotte e di continue dimostrazioni che il sesso femminile ha dovuto affrontare con non poca fatica, ma finalmente oggi la donna raccoglie i frutti degli sforzi passati e prende i meriti che gli spettano dichiarandosi orgogliosa e soddisfatta della propria carriera. In modo particolare in Svizzera, come emerge dallo studio condotto da “Accenture”, azienda in ambito tecnologico, management e outsourcing che, come ogni anno, pubblica il risultato dei suoi sondaggi in occasione della giornata mondiale della donna, dove i dati evidenziano che le donne elvetiche sono più attive delle vicine tedesche ed austriache e anche se frenate da alcune circostanze, godono di un’alta soddisfazione per la propria carriera lavorativa. La metà delle donne che hanno preso parte al sondaggio, il 52% delle intervistate, affermano di essere orgogliose di avere una carriera affermata e attiva. Più delle austriache (4%) e tedesche (10%), le svizzere (13%) vedono la propria carriera aumentare di grado molto velocemente. In Svizzera le donne cambiano spesso le funzioni per avere più responsabilità, aumentando anche il salario (20% delle donne in confronto al 6% in Austria e 12% in Germania) e il 74% delle intervistate lavora più di 41 ore alla settimana, contro il 64% delle tedesche e il 54% delle austriache. L’avanzamento di carriera non avviene automaticamente, ma, come sostiene Ann-Kathrin Sauthoff-Bloch di Accenture, la donna deve mostrare interesse per il lavoro. Le donne svizzere hanno più interesse nel parlare della propria posizione lavorativa con il capo (il 68%), cercano consigli dai superiori o dai colleghi e sentono poco o nulla la differenza con gli uomini. Anche gli uomini sentono venir meno questa differenza, infatti il 42% degli uomini intervistati su questo argomento sostiene che non si può ancora parlare di uguaglianza, ma le donne ne sono molto vicine.
“Le donne di oggi devono ancora superare molti ostacoli nel loro percorso, anche se nell’ultimo decennio vi sono stati progressi in proposito”, dice Catrin Hinkel, direttore della Accenture e responsabile per il reparto Human Capital & Diversity in Svizzera, Austria e Germania. Tra gli ostacoli maggiori c’è il fatto che spesso la donna viene penalizzata a causa di certe circostanze che la frenano nell’avanzamento di carriera. Per esempio, se una donna lavora part-time perché ha figli. In questo caso, succede spesso che i superiori non la tengono in considerazione per una posizione con più responsabilità anche se risulta essere la candidata migliore. Lo studio mostra che tante donne in Svizzera hanno problemi ad abbinare carriera attiva e gestione della famiglia. Il 42% di donne che lavorano sostengono che la loro professione ha sofferto da quando sono diventate mamme. “La cosa drammatica è che tante donne dopo il parto non assumono di nuovo la posizione che avevano prima e che corrisponde alle loro qualifiche“, dice Catrin Hinkel. “In questo Paese una buona cura dei bambini rimane una priorità importante“, dice Thomas Meyer. “Riuscire a far coincidere carriera e famiglia e non dover decidere per forza tra uno o l’altro è un elemento fondamentale su cui c’è ancora molto da fare così come è molto importante reintegrare le donne nel lavoro dopo una gravidanza“. In generale però il livello di soddisfazione del proprio posto di lavoro delle donne è molto alto (69%) e quasi equivalente a quello dell’uomo (70%).