D’ora in poi le aziende e la pubblica amministrazione potranno accedere molto più facilmente alle immagini riprese dai satelliti italiani Cosmo SkyMed, grazie alla partnership avviata da Google Enterprise con la società e-Geos, costituita dall’Agenzia spaziale italiana (Asi) e dalla Telespazio (Finmeccanica-Thales) per commercializzare i dati del sistema Cosmo SkyMed.
“Grazie ad un’interfaccia diventa possibile accedere ai dati complessi come quelli di Cosmo SkyMed”, ha dichiarato l’amministratore delegato della società e-Geos, Marcello Maranesi, che ha presentato l’accordo di partnership con la divisione Enterprise di Google, ossia la versione professionale della tecnologia di Google che permette di supportare la realizzazione di Sistemi informativi geografici (Gis) e sistemi di geolocalizzazione.
“La partnership con e-Geos rappresenta per noi un passo importante verso una decisa affermazione della versione aziendale della tecnologia Google Earth in Italia”, ha inoltre dichiarato il responsabile della Enterprise Geo Applications, Sanjay Patel.
Soddisfatto dell’accordo anche il presidente dell’Asi, Enrico Saggese, per il quale “è interesse dell’Asi, in virtù della grande mole di investimenti effettuati, valorizzare questa tecnologia sviluppata che ci pone tra i leader del settore a livello mondiale, offrendola ad utilizzatori pubblici e privati”.
I tre satelliti oggi attivi della costellazione Cosmo SkyMed (equipaggiati con sensori ad alta risoluzione che consentono la copertura globale del pianeta, operando in qualsiasi condizione meteorologica e di illuminazione) permettono di acquisire immagini con un intervallo medio di 8-9 ore, ma si prevede di raggiungere la media di un’immagine ogni sei ore quando sarà attivo anche il quarto satellite, il cui lancio è previsto a metà ottobre. Rendere più facile utilizzare queste immagini – che grazie al radar sono acquisite anche di notte e attraverso le nubi – potrà permettere “a chiunque debba pianificare una missione di avere un supporto decisionale”, ha rilevato Maranesi. “Tutti gli attori che gestiscono attività e infrastrutture sul territorio – ha aggiunto – possono così avere a disposizione uno strumento in grado di valorizzare il loro patrimonio informativo geografico, rendendolo fruibile in modo intuitivo e veloce”.
Cosmo SkyMed rappresenta il più grande investimento italiano nel settore dell’Osservazione della Terra e costituisce una realizzazione all’avanguardia in campo mondiale. Il lancio del primo satellite è avvenuto a metà del 2007, seguito dal secondo nel dicembre dello stesso anno e dal terzo ad ottobre 2008. La realizzazione di tale sistema ha già consentito all’Italia di attuare importanti accordi internazionali nel campo dell’osservazione della Terra, in particolare con la Francia e con l’Argentina.
Le applicazioni vanno dalla prevenzione e gestione dei disastri ambientali al controllo degli oceani e delle coste, dal controllo delle risorse agricole e forestali a quello degli edifici, dalla cartografia alla fornitura di informazioni sull’orografia del territorio.