L’arrivo delle feste segnano una grande prova per la linea di tutti quanti: pranzi, cene, inviti, cocktail, aperitivi, regali gastronomici e quant’altro saranno difficili da evitare. Certo, possiamo ridurne il consumo, stare attenti a non esagerare, ma si sa che dopo le abbuffate delle feste l’ago della nostra bilancia sarà spietato. Per non parlare della pressione psicologica che questo periodo applica su di noi, già al solo pensiero di dover abbassare la guardia sul nostro regime alimentare ci fa aumentare di una taglia! Ciò che ne emerge di positivo è che l’attenzione a quello che si assume mangiando per evitar di ingrassare troppo non la si perde mai, neanche durante le feste dove, pur concedendoci qualche peccato di gola in più, non abbassiamo mai la guardia. L’attenzione al peso corporeo aumenta di anno in anno, soprattutto per l’importanza che riveste a livello salutare e non solo estetico. Vediamo quali sono state le ultime scoperte che riguardano il grasso corporeo, le diete e le tecnologie che ci aiutano a mantenere la linea…
Grasso è bello!
Torna in voga questo detto, ma indicando le nuove scoperte che la ricerca scientifica ha fatto sul grasso corporeo. Stando agli studi del professor Valerio Cervelli, Direttore della Cattedra di Chirurgia Plastica dell’Università degli studi di Roma “Tor Vergata”, il tessuto adiposo del nostro corpo può diventare una fonte di bellezza e salute e i chili di troppo vengono visti come una risorsa da cui poter estrarre le cellule staminali adulte utilizzate per rigenerare i tessuti. Lo scopo, infatti, è quello di restituire funzione e integrità a tessuti danneggiati, attraverso l’impiego di quello che il nostro corpo produce. “Con una liposuzione possiamo prelevare il tessuto adiposo che attraverso un processo di filtrazione meccanica, consentirà di avere le cellule necessarie alla rigenerazione dei tessuti” spiega Cervelli. Le cellule dello stesso paziente non solo per riempire, come nel caso di seno o viso, o per il ringiovanimento della pelle, ma anche per combattere un problema di difficile soluzione come l’alopecia. Durante la sesta Conferenza Internazionale sulla Chirurgia Rigenerativa promossa dall’Agenzia Regionale del Lazio per i Trapianti e dall’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” si è discusso degli impieghi della chirurgia rigenerativa come l’uso del grasso nella ricostruzione mammaria e nell’aumento di volume del seno. Infatti in pazienti selezionate l’utilizzo del grasso autologo arricchito con fattori di crescita e cellule staminali adulte rappresenta una valida alternativa alle protesi. Il tessuto adiposo viene infatti prelevato da altre parti del corpo della paziente come cosce, fianchi e addome per riempire e ricostruire le mammelle. A questo grasso vengono aggiunte le cellule staminali e i fattori di crescita che agiscono come comando capace di dare indicazioni precise al tessuto adiposo ottenendo il risultato sperato e consentendo un minor riassorbimento. “I risultati – spiega il professor Cervelli – hanno mostrato un maggior mantenimento nel tempo del volume mammario. In questo modo abbiamo dimostrato quanto le due innovative tecniche siano sicure, dopo un follow up di 8 anni, e di straordinaria efficacia”.
Il distributore spietato
Siamo fuori e abbiamo voglia di uno snack. Che fortuna, vicino a noi c’è un distributore di ogni ben di Dio, lattine, snack e leccornie di ogni tipo. Ma siamo sicuri che si tratti di una fortuna? I distributori di ultima generazione, infatti, ci riconosceranno e potranno anche rifiutarsi di darci il prodotto prescelto se lo considereranno dannoso per la nostra linea! Questo distributore del futuro, infatti, si ricorderà di noi e dei nostri gusti attraverso il riconoscimento facciale ed accedendo ai nostri dati potrà anche rifiutarsi di darci alcuni prodotti, come gli alcolici o le sigarette se non abbiamo l’età giusta per questo tipo di acquisti o le patatine e altri snack dolci e salati se siamo a dieta oppure abbiamo particolari problemi di salute. La sperimentazione di un macchinario di questo tipo, il The Luce X2 Touch TV, il primo dotato della tecnologia per il riconoscimento facciale, è già iniziata nel Regno Unito in ottobre in alcune aziende nell’Hertfordshire. Ma l’utilizzo potrebbe presto essere esteso al resto del Paese, con un know how tecnologico pronto per essere diffuso poi nel resto d’Europa. The Luce X2 Touch TV dispone di sensori di movimento ed esordisce con un saluto video automatico quando un utente si avvicina. L’avatar della macchina poi, riconosciuta la persona, presenta un menù personalizzato basato sulle voci ordinate più di frequente, integrando i dati di cui dispone con altri “catturati” tramite lo smartphone o mediante dei database inseriti dalle strutture in cui è impiegato. Utilizzato negli ospedali, il dispositivo potrebbe ad esempio evitare che le persone diabetiche acquistino cibi zuccherati, nei pressi delle scuole potrebbe evitare che i ragazzi al di sotto di una certa età abbiano accesso ad alcolici o sigarette, mentre nelle palestre potrebbe impedire pericolosi “scivoloni” a chi è a dieta.