Pareggi interni per Juve e Milan, cadono Udinese e Lazio, dominio Roma contro l’Inter
Il freddo polare che ha investito l’Italia ha costretto la Lega Calcio a modificare gli orari della terza di ritorno. Le partite in notturna (Roma-Inter e Milan-Napoli) sono state spostate alle 15, ritornando per una domenica al calcio all’antica. Spalti comunque semideserti, in stadi che devono essere assolutamente modernizzati. Nell’unico nuovo stadio italiano a Torino, la Juve non allunga il passo, bloccata (0-0) dal Siena. Gli uomini di Conte sono imbrigliati dai toscani con un atteggiamento tattico quasi perfetto. Con i raddoppi sulle ali e il costante controllo di Pirlo, la Juve non è riuscita a trovare gli spazi per schiodare il risultato. Nella ripresa ritmo più alto della Juve che in alcune occasioni ha sfondato per vie centrali, ma ha trovato in Pegolo, in almeno tre occasioni, un portiere all’altezza della situazione. I bianconeri recriminano per un fallo di mano di Vergassola in aria (c’era), ma il pareggio il Siena se lo è meritato, sfiorando addirittura la vittoria: erroraccio di Gazzi a porta vuota. La buona notizia per la Juve arriva da Milano. Il Milan (0-0) con il Napoli continua a non vincere con le grandi e perde l’occasione di scavalcare la Juve, che deve recuperare la partita di Parma. Dopo la sconfitta di mercoledì a Roma contro la Lazio i rossoneri ripetono la prova opaca dell’Olimpico. Nel gioco della squadra di Allegri si è smarrita l’aggressività sugli esterni e neanche il pressing funziona più a dovere. Robinho si divora per l’ennesima volta un gol facile. La situazione innervosisce Ibrahimovic, che colpisce Aronica con uno schiaffo, rimediando un’inutile espulsione al 64’. Lo svedese ricasca nei suoi modi da bullo e rischia una squalifica di tre turni (salterà la Juve?). Anche Allegri rientrerà anzitempo negli spogliatoi, espulso per proteste. L’allenatore ha nascosto il momento delicato, ritenendosi soddisfatto del pareggio. Con l’uomo in più il Napoli gioca senza coraggio e impensierisce Amelia soltanto in un’occasione con Cavani. La Roma travolge (4-0) l’Inter, inesistente. I giallorossi sfoderano la partita perfetta e dominano la squadra di Ranieri con la velocità degli attaccanti Borini e Lamela e con la circolazione di palla con personalità. La Roma beneficia anche del ritorno in squadra di De Rossi (prolungato il contratto di 5 anni) che consente a Luis Enrique altre soluzioni tattiche. Catastrofica la prova dell’Inter per l’atteggiamento rinunciatario e privo di qualsiasi reazione. Un punto in tre partite equivale alla fine della rincorsa.
Non hanno saputo riproporre fuori casa le prestazioni casalinghe del turno infrasettimanale l’Udinese, sconfitta dalla Fiorentina (3-2), e la Lazio, che ha perso a Genova (3-2). L’Udinese s’illude al 14’ grazie al gol Di Natale, poi la Fiorentina cambia ritmo e ribalta il risultato con Jovetic (doppietta su rigore) e Cassani. Friulani poco brillanti in trasferta, hanno l’attenuante delle assenze e di non avere sfruttato nel primo tempo gli spazi concessi. Anche la stanchezza per le partite ravvicinate spiega la poca lucidità in alcune fasi che portano a errori decisivi. Per restare in alto l’Udinese deve fare il salto di qualità in trasferta. I viola sono alla seconda vittoria interna di fila, che li allontana dalla zona calda della classifica e accresce l’autostima nei propri mezzi. La Lazio non ripete l’ottima prova esibita contro il Milan e perde a Marassi contro il Genoa. Davanti al proprio pubblico il Genoa si trasforma. La doppietta di Palacio e il gol Jankovic a inizio ripresa (3-0) sembrano chiudere la partita. Come contro il Napoli i liguri chiudono però con il batticuore, subendo la reazione della Lazio. Alla fine vittoria preziosa per la classifica e il morale. I biancocelesti hanno pagato lo sforzo fisico contro i rossoneri, presentandosi a Genova in condizioni fisiche precarie, che hanno portato a errori decisivi nella fase difensiva. La reazione finale non è bastata ad evitare la sconfitta e un nuovo ridimensionamento nella corsa scudetto. Anche in fondo alla classifica nessuna delle ultime sei ha vinto. Il Novara (0-0) conquista il primo punto sotto la guida di Mondonico. Pareggio a reti inviolate in una gara con poche emozioni, che serve poco al Novara a 7 punti dalla salvezza con una partita in più. Passo indietro invece del Cagliari dopo la bella vittoria contro la Roma. La noia ha fatto da padrona allo stadio di via Del Mare. Lecce-Bologna finisce 0-0 in una partita scorbutica con molti ammoniti e un espulso. Lecce che perde l’occasione di avvicinare il Siena, mentre il Bologna guadagna un punto conto una diretta concorrente. Ancora protagonista Fabrizio Miccoli nella vittoria del Palermo (2-1) sull’Atalanta. Il fantasista si procura il calcio di rigore (espulso il portiere Consigli), che trasforma per il vantaggio. Nella ripresa assedio palermitano che si concretizza con il raddoppio di Budan. Con questa vittoria il Palermo da continuità ai risultati, mentre l’Atalanta dopo un avvio di stagione promettente si trova a lottare per la salvezza. Ancora imbattuto Donadoni con il Parma, vittorioso a Verona (1-2) contro il Chievo, raggiunto in classifica proprio dagli emiliani. Un autogol di Luciano regala i tre punti al Parma che risale la classifica. Rinviata Cesena-Catania per motivi di impraticabilità del terreno e per l’incolumità pubblica causa le intense nevicate.