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23 November 2024
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Il fattore P

Le risposte del Fattore P

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Cari Lettori, proseguo col rispondere alle Vostre domande confidando nel prezioso aiuto del fattore P!

La signora N. scrive:

Mia madre soffre di depressione, il problema è che ci tratta davvero male, ormai non sappiamo più cosa fare, abbiamo provato a essere comprensivi, mio padre (i miei genitori sono separati) dice di parlare soltanto del più e del meno, senza lasciare che lei si intrometta troppo nella vita di noi figli, ma ho paura che lei rimanga sola e che si distacchi completamente. Come possiamo trovare un modo che va bene per tutti?

Cara Signora N., non è facile rispondere al problema che ha descritto, soprattutto avendo poche informazioni a disposizione, non soltanto rispetto alla psicopatologia di sua madre ma anche alle modalità specifiche con cui vi tratterebbe malamente (cosa dovete sopportare?). Immagino che sua madre sia seguita, a livello farmacologico e psicoterapico, e che abbia dunque l’aiuto giusto cui affidarsi per affrontare lo stato depressivo. Il problema è che quando una persona soffre di una psicopatologia (come del resto accade anche per altre patologie) le persone care che ruotano attorno soffrono con lei, dovendo poi far fronte ad una serie di criticità. Il fatto di trattare male gli altri può essere una esternalizzazione di impulsi e vissuti aggressivi che in realtà la persona ha verso se stessa, dovuti alla sofferenza esperita e alle volte alla frustrazione di non riuscire a risolvere il problema: la persona che non sta bene con gli altri è una persona che in primis non sta bene con se stessa. Posso quindi intuire i suoi vissuti ambivalenti in merito e come sua madre possa metterla in difficoltà. Diciamo che esiste una linea che divide chi rigetta un aiuto perché non in grado di riconoscerlo accecato dalla sua sofferenza, e chi invece non vuole proprio essere aiutato. Sarebbe importante coinvolgere in terapia anche le persone care a sua madre, come Lei, e trovare delle strategie di fronteggiamento del problema. Mi sento infatti di rinforzarla nella sua volontà di non demordere e continuare ad aiutare sua madre.

Alla base dell’aiuto che si dà deve comunque esserci consapevolezza del margine di azione che si ha: non sarebbe giusto lasciare da sola sua madre ma solo questa ultima è responsabile del suo stesso benessere.

Hai bisogno del mio aiuto?

Tel. 078 736 53 96

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