Il 62% degli svizzeri è interessato agli sviluppi delle tecnologie smart home. Gli svizzeri tedeschi e romandi colgono in particolar modo il potenziale vantaggio dei nuovi sistemi nel settore sanitario. I ticinesi, al contrario, mostrano interesse prevalentemente per apparecchi intelligenti nel settore energetico. Tuttavia, malgrado la curiosità, le soluzioni smart home non vengono ancora sfruttate su ampia scala. Solo un sesto circa, ad esempio, utilizza sistemi o dispositivi in ambito energetico. Sono questi i risultati di un attuale sondaggio condotto da homegate.ch sul tema dell’abitare.
Le tecnologie smart home quali gli apparecchi e i sistemi domestici collegati fra loro e a Internet mirano a migliorare la qualità di vita in casa, garantiscono sicurezza, riducono il consumo energetico e, in generale, semplificano la vita. Il 62% degli svizzeri mostra interesse nei confronti di queste evoluzioni in ambito abitativo. Specialmente i ticinesi (il 66%) è entusiasta dei dispositivi smart. Tuttavia, l’utilizzo effettivo mostra chiaramente che sono in particolare gli svizzeri romandi a vantare sistemi o apparecchi già collegati a Internet (42%).
L’interesse nei confronti delle soluzioni smart home è in crescita
Quasi un terzo degli uomini mostra un interesse marcato per le nuove evoluzioni in ambito domestico. Tale propensione nei confronti delle case intelligenti si registra anche nel caso dei partecipanti al sondaggio più anziani (il 66% a partire dai 55 anni), nel caso dei nuclei con più persone con o senza figli (63%) e nel caso di famiglie con redditi superiori ai 10’000 franchi (68%).
Oltre la metà degli svizzeri può immaginarsi un futuro con sistemi sanitari, climatici ed energetici collegati fra loro e a internet. Gli svizzeri tedeschi e romandi mostrano uno spiccato interesse nei confronti delle tecnologie del settore sanitario. I ticinesi, invece, vedono l’applicazione delle soluzioni smart prevalentemente nel settore dell’energia. L’aspetto climatico riveste un ruolo molto importante fra gli intervistati più giovani (con il 59% dai 14 ai 34 anni), mentre le persone più anziane a partire dai 55 anni conferiscono maggiore priorità ai dispositivi smart nel settore
sanitario (64%). Desta particolare interesse il fatto che i nuclei domestici grandi senza figli non si possano immaginare soluzioni smart home nel settore del comfort.
Malgrado la curiosità, le soluzioni smart home non vengono ancora sfruttate su ampia scala
Appena un quinto degli svizzeri romandi sfrutta già dispositivi smart nel settore energetico, cifra che si attesta ad appena il 13% fra gli svizzeri tedeschi, al 4% fra i ticinesi e al 17% nei nuclei domestici con figli. In tutte le regioni del paese i motivi più spesso citati a favore dell’uso delle soluzioni smart home sono l’affinità generale nei confronti della tecnologia, la gioia di usare i dispositivi tecnologici e il progresso desiderato.
Il 57% degli intervistati, tuttavia, non ha ancora la necessità di installare a casa una soluzione smart home. Inoltre, aspetti quali la paura di accessi non autorizzati al sistema, la protezione dei dati, la mancanza di conoscenze e i costi elevati concorrono a limitarne l’uso. Quasi un quinto degli svizzeri romandi, addirittura, reputa questa tecnologia sospetta. L’offerta di soluzioni smart home sembra essere ancora troppo frammentata per proporre un sistema intelligente univoco. Secondo questo sondaggio rappresentativo la maggioranza degli intervistati è interessata a soluzioni smart home, ma all’atto pratico coloro che le utilizzano sono pochi.
Fonte dati: homegate.ch