Il Consiglio comunale di Winterthur ha approvato il progetto pilota: consumo e commercio di Cannabis legali!
Nella seduta della settimana scorsa del Consiglio comunale di Winterthur, è stato approvato con 26 a 25 voti il progetto pilota che prevede la legalizzazione del consumo e del commercio della Cannabis per un determinato lasso di tempo. Sono i Consiglieri comunali Katrin Cometta-Müller del Partito Verde-liberale e Marc Wäckerlin die Pirati ad aver presentato il postulato. Il Consiglio comunale durante il dibattito si è diviso in due parti, mentre i partiti di sinistra erano favorevoli al fumo legale, i partiti borghesi si sono espressi contro questa idea. Così anche gli argomenti erano molto diversi, Rolando Keller dell’UDC ad esempio ha detto che “Con le piante di allora una legalizzazione era fattibile, ma oggi è intollerabile” riferendosi al fatto che il contenuto di THC (Delta 9 tetraidrocannabinolo, il più importante componente psico attivo della pianta di cannabis) oggi sarebbe molto più alto di vent’anni fa. Al contrario, Wäckerlin sostiene che il divieto della Cannabis non avrebbe alcun senso, come il divieto di alcool.
L’assessore della città Nicolas Galladé del PS ha detto che il progetto non può essere messo in atto subito, infatti prima sarebbe da verificare se la partecipazione al progetto pilota sotto la legge svizzera può essere effettuata.
“Dobbiamo proteggere i giovani”
Commento di Franco Albanese
Noto diverse problematiche per quanto riguarda il progetto pilota che è stato approvato nella seduta della settimana scorsa dal Consiglio comunale di Winterthur, di cui faccio parte. Innanzitutto non è chiaro come dovrebbe entrare in vigore perché la legge sugli stupefacenti prevede il divieto della Cannabis a livello nazionale, quindi legalmente l’applicazione è quasi impossibile, si dovrebbe ottenere una sorta di licenza eccezionale e credo che non sia fattibile se non a scopo scientifico.
A parte le problematiche per la messa in atto dal punto di vista legale, personalmente ho seri dubbi. Mi preoccupa prima di tutto che la città di Winterthur ha costi sociali in massiccio aumento, parliamo ormai di quasi 100 milioni di franchi. Di recente il Partito Verde-liberale ha richiesto di passare questi costi al Cantone, adesso con la promozione di questo progetto pilota con cui si legalizza la Cannabis, si andrebbe a gravare i costi sociali in aumento che già Winterthur sostiene con difficoltà. È chiaro che c’è una contraddizione di fondo. Per non parlare del fatto che mi dispiacerebbe che si diffondesse la reputazione di Winterthur come “Mecca del fumo” della Svizzera.
Secondo le statistiche sono tanti i giovani che hanno già avuto contatto con questo tipo di stupefacente e la maggior parte di questi non sono neanche a conoscenza dei reali problemi che può causare questa droga, come ad esempio dipendenza e psicosi serie.
Sono in tanti i sostenitori della teoria che se una cosa è proibita viene fatta ugualmente e che con la legalizzazione si contrasterebbe lo spaccio e la criminalità, ma io penso ai nostri figli e nipoti. Una legge non è sempre anche un’indicazione che si dà alla popolazione? Cosa diciamo ai nostri figli se un giorno fumano una canna per strada e non siamo d’accordo? Legalmente non potranno più essere puniti, non avranno più il senso di aver fatto una cosa sbagliata. Come fanno i giovani a sapere che è una cosa pericolosa e sbagliata se la legge dà il consenso? Sono queste le mie preoccupazioni, e secondo me uno dei nostri compiti (da politici) e proprio quello di proteggere i giovani da questi pericoli.