Il Consiglio nazionale ha approvato la revisione parziale della legge federale sul contratto d’assicurazione. Nessuna concessione sull’adeguamento unilaterale dei contratti. Stop alla lobby delle assicurazioni
È un successo per la protezione dei consumatori: gli assicurati saranno leggermente messi meglio nei contratti. Al contrario di quanto aveva proposto il Governo, il Consiglio nazionale ha approvato “un compromesso” per la revisione parziale della legge federale sul contratto d’assicurazione (LCA). Sulle possibilità contrattuali di modificare condizioni e premi, sulle quali il Tribunale federale ha posto stretti limiti, il diritto per gli assicuratori d’adeguare unilateralmente i contratti non sarà ampliato. Resta dunque lo status quo: adeguamenti alle polizze restano possibili, ma solo a condizioni rigorose e devono restare l’eccezione. È una vittoria sia della sinistra, che aveva ritenuto la proposta dell’esecutivo un deterioramento della posizione degli assicurati, sia delle fondazioni per la protezione dei consumatori, che hanno convinto PLR e UDC a cambiare idea sulla legge solo dopo la minaccia di lanciare il referendum. Il passo indietro dei partiti borghesi è stata una mossa elettorale. PLR e UDC hanno evitato un regalo alla sinistra in campagna elettorale in vista delle elezioni federali di ottobre: gli interessi degli assicurati, cioè potenziali elettori.
Il Nazionale ha adottato altre misure. In ambito sanitario ha respinto quelle disposizioni contrattuali che permettevano alle assicurazioni di disdire o limitare le prestazioni complementari in caso di malattia o infortunio, che priverebbero gli assicurati di una copertura. Un altro importante miglioramento per i consumatori è il diritto alla revoca per 14 giorni non solo della firma di un contratto, ma anche in caso di modifiche essenziali del contratto d’assicurazione. Il ministro delle finanze Ueli Maurer ha definito il compromesso percorribile: “La ponderazione tra assicurazioni e assicurati non è una scienza esatta. Serve trasparenza da ambo le parti. Se la protezione assicurativa è esagerata, le assicurazioni esigerebbero premi più alti”. Il dossier passa al Consiglio degli stati che potrebbe correggere ulteriormente la legge, che soddisfa solo in parte PS e Verdi. Per evitare il referendum, servono altre misure per regolare questi contratti all’altezza dei consumatori e garantire più protezione.
Gaetano Scopelliti