“Prendiamo atto che la Lega vuole fare cassa sui frontalieri per coprire i fallimenti della sanità lombarda. Come altro definire la tassa prevista dall’articolo 50 della bozza di legge di bilancio che graverà sui frontalieri per una cifra media a testa tra i 3mila e i 4mila euro l’anno. Parliamo del 5-6% del salario netto al mese. Lo chiamano “contributo al servizio sanitario nazionale” ma è uno scippo”. Lo ha dichiarato Toni Ricciardi, vicepresidente del gruppo Pd della Camera, eletto in Europa, durante i lavori dei Consigli sindacali interregionali, dal titolo: Le frontiere delle opportunità: verso lo statuto dei frontalieri, che si tiene oggi e domani a Riccione.
“Chiedono ai frontalieri un contributo al servizio sanitario nazionale nonostante paghino già le tasse in Svizzera che poi vengono ristornate ai comuni e quindi alla regione. A questo punto -aggiunge- converrà fare una assicurazione sanitaria privata, o quasi optare per l’assicurazione sanitaria svizzera. Una vergogna. Non saprei come altro definire aver scelto di far pagare ai frontalieri lo sfascio del sistema sanitario. Vengano convocati subito i sindacati dei frontalieri visto che il nuovo accordo con la Svizzera prevede il tavolo permanente: passare dalla legge di bilancio dopo la ratifica dell’accordo fiscale, prima ancora della sua effettiva entrata in vigore è ingiusto e meschino”. Così ha concluso il suo intervento in cui ha ribadito l’impegno da parte del Pd per porre rimedio, sul modello svizzero, alla questione frontalieri tra Italia e San Marino, che riguarda oltre 7000 frontalieri.
Comunicato del 26.10.2023