Il premier Renzi risponde alle critiche sulla Legge di stabilità
Nonostante l’avvicinarsi delle feste natalizie in parlamento i toni non si calmano proprio e anzi ogni scusa è buona per avanzare le proprie idee con toni non così pacifici. E non mancano di certo gli attacchi ai membri di questo governo, dopo la mozione di sfiducia nei confronti del ministro Boschi, Renzi adesso si appresta a difendere la Legge di stabilità che non manca mai di essere attaccata da tutti i fronti. “I grandi esperti che raramente ne azzeccano una, dicono che questa legge di stabilità è una legge di stabilità fatta di bonus.
Probabilmente hanno nostalgia di quanto la legge di stabilità era fatta solo di…malus!”, scrive Matteo Renzi nella Enews. Non mancano cenni agli avversari come quando, rivolgendosi a Renato Brunetta scrive “Sì, è vero. È piena di buone notizie questa legge di stabilità, altro che marchette come le ha definite con raffinata proprietà di linguaggio economica un quasi premio nobel – riferendosi al capogruppo alla Camera di Forza Italia – che guida i resti di un gruppo parlamentare che una volta era molto numeroso”. Quello che guida il governo è un “disegno organico” ovvero “giù le tasse, difesa dei più deboli, semplificazione con le riforme, solidi e solidali”. Non manca poi di rispondere al M5s: “I cinque stelle hanno detto che questa legge di stabilità è pensata per gli amici. È vero. Il Governo ammette di aver pensato agli amici”. Ma quali sono questi amici? Il premier non si sottrae certo nel far la lista: “Questo governo è amico dei proprietari di casa e infatti ha tolto l’Imu e la Tasi. È amico dei carabinieri, dei poliziotti, dei finanzieri, dei militari, dei vigili del fuoco e di tutti quelli come loro che avranno finalmente anch’essi gli 80 euro mensili. Amico degli agricoltori che non pagheranno Imu e Irap agricola. Amico delle famiglie che stanno in condizioni di povertà, per le quali è prevista per la prima volta una misura ad hoc. Amico di chi paga le tasse: pagare tutti significa pagare meno”. E la lista è ancora lunga. Infine Renzi non dimentica di fare cenno alla Spagna e al voto spagnolo: “È la Spagna di oggi, ma sembra l’Italia di ieri. Di ieri perché ora abbiamo cancellato ogni balletto post-elettorale. Sia benedetto l’Italicum, davvero: ci sarà un vincitore chiaro. E una maggioranza in grado di governare. Stabilità, buon senso, certezze. Punto”.