Come sempre in Italia le cose vengono fatte a metà ed in modo pressapochistico, ora l’obiettivo è dare le indicazioni chiare e semplici a operatori e cittadini entro la fine dell’anno in merito l’aggiornamento dei modelli standard per l’edilizia (Scia -Cila-permesso di costruire-agibilità). La legge Salva Casa è entrata in vigore il 30 maggio, ha mostrato grandi potenziali ma anche diversi difetti. Come al solito molti sono i dubbi interpretativi che impediscono alle amministrazioni locali l’applicazione della sanatoria. Una commissione di esperti, associazioni di imprese, unitamente ai funzionari del ministero sta lavorando per mettere a punto entro la fine dell’anno gli strumenti necessari per potere fare le opportune richieste di sanatoria. Si sono evidenziati problemi in merito le sanatorie da applicare alle varianti in corso d’opera realizzate prima del 1977, questo perché vengono richiamati articoli del Testo unico edilizia che disciplina il pagamento della sanzione. Di fatto questa sanatoria semplificata, tanto semplificata non è, perché la verifica della compatibilità con norme tecniche edilizie, con regolamenti comunali e con regolamenti urbanistici, crea grossi problemi in merito al calcolo delle sanzioni. Così forti dubbi ci sono anche sullo stato legittimo e sul cambio di destinazione d’uso. Le linee guida del ministero delle infrastrutture sono già in fase di scrittura, successivamente passeranno ad una fase di consultazione ed alla fine verranno pubblicate. L’obbiettivo è ora chiudere in tempi stretti dando agli operatori ed ai cittadini certezze e soprattutto chiarezza.
Dr. Paolo Gasparini