A fine agosto arriva nelle sale il quinto capitolo della saga animata
Con cinque capitoli all’attivo, Ice Age diventa la saga animata occidentale più longeva e conferma di saper divertire il pubblico con il suo umorismo fisico e travolgente. Un bel risultato se si considera che i casi di saghe vere e proprie, capaci di durare nel tempo ed andare oltre l’abituale sequel sono piuttosto ridotti. Determinante per questo traguardo, che in attesa di Shrek 5 segna il primato della saga, l’immediatezza del suo umorismo che riesce a divertire con sana genuinità gli spettatori ricordando le gag della tradizione di Bugs Bunny e degli altri eroi della Warner; tradizione nella quale ben si innesta la figura di Scrat, ancora una volta trascinatore dell’ormai affiatatissimo gruppo di animali preistorici protagonisti dell’Era Glaciale.
“In rotta di collisione”, il nuovo episodio della saga di Blue Sky Studios e 20th Century Fox diretto da Mike Thurmeier e Galen T. Chu, si preannuncia come il più epico della serie, anche perché trasporta i piccoli fan fra spazi siderali e mondi extraterrestri. Sempre all’inseguimento della mitica ghianda, Scrat verrà infatti catapultato nello spazio dove, accidentalmente, darà origine ad una serie di eventi cosmici che trasformeranno e minacceranno il mondo dell’Era Glaciale. Per salvarsi Sid, Manny, Diego e il resto del gruppo dovranno abbandonare la loro casa ed intraprendere un’avventura ricca di comicità, viaggiando attraverso nuove terre esotiche e incontrando nuovi e coloratissimi personaggi. Da quando, nel primo capitolo della saga, diede inizio al disgelo, Scrat, nel corso della saga ha sempre dato vita a situazioni capaci di coinvolgere e sconvolgere tutti i suoi amici, provocando una serie di tragicomiche disavventure fino a quest’ultima “Scrat-astrofe”: “In questo film è responsabile dell’espansione dell’universo per come lo conosciamo.
È la sua personale versione del Big Bang” racconta la produttrice Lori Forte, nel team della saga dagli albori. E addirittura riuscirà a mandare contro la Terra un enorme asteroide. “Questo film – racconta Pino Insegno, voce della tigre Diego – è molto più importante e molto più profondo di quello che può sembrare, come tutti i film d’animazione dell’ultima generazione. Ma l’Era Glaciale ha un merito particolare: è stato il primo a parlare di diversità e di accettazione della diversità. Ci si può amare ed essere amici anche se si è completamente diversi a cominciare dalla religione, dalla pelle, dal sesso. Sono valori assai profondi che toccano tutti. Perché un bambino davanti al film si diverte ma un grande si commuove”.