Senza sapere nulla ben 310’000 utenti di facebook sono stati sottoposti ad un esperimento psicologico di facebook
Sul sito principale di facebook vediamo le novità, per milioni di persone questo è una fonte di informazioni importante, vediamo cosa fanno i nostri amici e cosa pubblicano, ma anche come stanno, o forse no! Senza esserne alla conoscenza facebook ha manipolato la bacheca di 700’000 utenti nel quadro di un esperimento psicologico, durante il quale una parte degli utenti vedeva soprattutto i post positivi, mentre l’altra parte vedeva maggiormente quelli negativi. Questo esperimento si è fatto già a gennaio del 2012 durante una settimana, ad inizio giugno lo studio effettuato dalla Cornell University e la University of California, è stato pubblicato, ma solo ora gli utenti hanno iniziato a reagire, esprimendosi spaventati sul fatto che sono stati usati come cavie senza saperne niente. Tante volte diversi scienziati hanno avuto accesso ai dati di facebook per eseguire diversi studi, ma la cosa esplosiva in questo caso è che sarebbe la prima volta di un social network che le informazioni vengono manipolate, cambiando l’algoritmo. Sulle reazioni degli utenti facebook ha reagito giustificandosi così: “Pensiamo accuratamente come si svolgono i nostri studi e abbiamo un ispettorato interno molto rigoroso”, lo ha detto l’analista di dati Adam Kramer. Lo studio avrebbe avuto l’obiettivo principale di capire l’effetto emozionale di facebook sugli utenti. “Abbiamo ritenuto giusto esaminare la preoccupazione che le persone, di cui gli amici pubblicano contenuti positivi, si sentono esclusi,” scrive Kramer su facebook – “nello stesso tempo eravamo preoccupati del fatto che utenti che vedono solo post negativi, potrebbero rinunciare alla visita del sito” La manager di facebook Sh.eryl Sandberg ha ammesso l’errore: “C’è stata una mancata comunicazione da parte nostra”, ha detto la manager a Nuova Delhi. Ha inoltre sottolineato che: “Prendiamo molto sul serio la privacy su facebook”, non ha voluto però rispondere alle domande dei giornalisti presenti.
Il risultato dello studio
Il risultato dello studio non è molto sorprendente: chi ha letto più messaggi positivi sulla propria bacheca, era più propenso a pubblicare post positivi. Lo stesso vale per i messaggi negativi, che le emozioni sono contagiose nella vita reale è un dato di fatto conosciuto da tanto tempo, ma questo funziona anche nella vita virtuale, senza avere un contatto diretto. Per facebook questo però significa quanto è grande il potere d’influenza, essendo capace di manipolare i suoi 1,2 miliardi di utenti in tutto il mondo. Un ulteriore risultato dello studio è che se venivano tolti sia post positivi sia negativi, se quindi la bacheca era meno piena di post emozionali, l’utente stesso è più propenso a non pubblicare proprio niente, da questo risulta quanto sono importanti questi studi sui post per facebook stesso. Facebook si giustifica dicendo che non sono stati eliminati i post, ma andando sui profili degli amici sia post positivi che negativi erano sempre visibili.
Il docente in psicologia a Princeton Susan Fiske, che ha corretto lo studio spiega che è partita dal punto che gli scienziati esaminavano dati già registrati da facebook per lo studio e non un esperimento con le persone. Contrariamente a studi pubblici facebook non ha l’obbligo di sottoporsi al codice che regola gli esperimenti sul comportamento delle persone. Lo stesso l’impresa ha reso noto con disagio che probabilmente sono stati esaminati anche dati di utenti minorenni. Non è ancora chiaro se facebook ha davvero infranto la legge sulla privacy, l’ente responsabile, la Information Commissioner’s Office (ICO) ha detto di parlare con facebook e di mettersi in contatto con i colleghi irlandesi. In Irlanda il social network ha il suo domicilio principale in Europa.
Che l’indignazione degli utenti sia così alta è legittimo, dimostra però anche quanti utenti non sanno come funziona facebook. L’impresa infatti filtra continuamente la bacheca, tutto un sistema creato per l’utente si giustifica il social network. Facebook classifica le attività degli amici in post potenzialmente importanti o meno. Chi ad esempio gira molto su un certo profilo, vedrà in bacheca soprattutto i post di questo amico, post di altri amici “meno interessanti” non appaiano nemmeno. Il sistema che c’è dietro questa classifica rimane però il segreto dell’impresa.