Che qualcosa stava succedendo dietro le quinte degli Stati Generali, si poteva intuire dalla clamorosa assenza di Casaleggio, e non riguarda certamente solo il ruolo marginale dell’Associazione Rousseau e della sua piattaforma alla riunione annuale dei pentastellati. Con il plateale rifiuto di Casaleggio a prendere parte alla riunione, diventa sempre più evidente che il Movimento va perdendo pezzi: prima l’allontanamento del fondatore Beppe Grillo, poi Di Maio che lascia il ruolo di capo politico. Di Battista che non si capisce più di che pasta è fatto e i sempre più numerosi appartenenti ai 5stelle che, via via, hanno abbandonato il gruppo, chi per divergenze di vedute, chi per conflitti interni… adesso, perfino la tanto declamata onestà sembra non far parte più del Movimento.
È “Il Riformista” a sganciare la bomba: la Casaleggio Associati avrebbe ricevuto da “settembre 2017 a ottobre 2020, quasi due milioni di euro” dalla Philip Morris, con fatture “cadenzate nel tempo”. La cosa diventa sospetta quando, sempre stando a quanto scrive il quotidiano, l’industria del tabacco ha “beneficiato di un trattamento di favore relativo soprattutto al regime di tassazione agevolata che riguarda il tabacco bruciato”, con un aumento dello sconto fiscale dal 50% al 75%. E come se non bastasse, grazie a Report, adesso viene fuori una relazione stesa dall’Istituto Superiore di Sanità dove si mette in dubbio la correttezza degli studi prodotti da Philip Morris sulla tossicità del tabacco riscaldato, una relazione che pare sia completamente sconosciuta all’allora ministra della salute (ora ex pentastellata) Giulia Grillo. Secondo il rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità, la Philip Morris non è stata in grado di dimostrare che Iqos sia meno dannoso delle sigarette tradizionali per la salute dell’uomo e di questi risultati nessuno sapeva nulla.
Tutta una storia di lobby (del tabacco in questo caso), di gruppi politici favorevoli a sconti fiscali sospetti (M5s) e di mediatori vicini ai gruppi politici (Casaleggio Associati)… Ohi-ohi, che brutta storia… anni e anni di “Honestà! Honestà!” andati letteralmente in fumo! E che il fumo faccia male è noto a tanti, ma c’è sempre chi ancora ci casca: da fumo a “fummo onesti” il passo è brevissimo!