La Svizzera non dev’essere una zona franca per i gruppi estremisti che inneggiano alla discriminazione razziale e incitano all’odio. La Commissione federale contro il razzismo CFR ha pubblicato una presa di posizione in merito al concerto a Unterwasser nel Canton San Gallo, che lo scorso 15 ottobre ha visto la partecipazione di oltre 5000 persone e che era stato organizzato da diversi movimenti che fondano la loro esistenza sull’odio razziale. Per la CFR “che pure non ritiene la censura preliminare un adeguato mezzo di prevenzione, è importante che le autorità svizzere di tutti i livelli svolgano i controlli necessari che si impongono alle manifestazioni soggette ad autorizzazione preliminare. Ed è importante anche che si dotino di strumenti efficaci per verificare che la norma penale contro la discriminazione razziale sia sempre rispettata e poter di conseguenza denunciare alle competenti autorità giudiziarie ogni violazione della legge”.
Secondo quanto ha pubblicato la CFR, la legislazione svizzera non vieta i partiti e i raggruppamenti di estrema destra. Tuttavia, le disposizioni di legge e di ordinanza di tutti i livelli istituzionali devono permettere di prendere i provvedimenti necessari per impedire, se ciò fosse giustificato, lo svolgimento di eventi come quello descritto. In questi casi si tratterebbe in particolare dell’emanazione di divieti di entrata o del rifiuto da parte delle autorità competenti di rilasciare l’autorizzazione se vi è il rischio concreto che l’evento comprometta la sicurezza e l’ordine pubblici o se si può ritenere che nel corso della manifestazione saranno violate norme penali, per esempio quella contro la discriminazione razziale. Le autorità possono inoltre subordinare lo svolgimento di un evento a determinate condizioni o decidere di non mettere a disposizione spazi pubblici. I provvedimenti citati, tuttavia, non devono limitare ingiustificatamente e eccessivamente la libertà d’espressione.
La crescita degli estremismi, nel caso specifico dell’estremismo di destra, esige una vigilanza particolare da parte delle autorità. La libertà d’espressione è un diritto fondamentale, ma il diritto di non essere discriminati è altrettanto importante. La prima non deve essere utilizzata per violare il secondo, conclude la CFR.
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