Haftar respinge proposta algerina per risolvere la crisi. Messahel ha visitato Baida, Bengasi, Zintan, Misurata e Tripoli
Il generale libico Khalifa Haftar ha respinto la proposta algerina per una soluzione alla crisi del Paese del Nord Africa, illustrata dal ministro per il Maghreb, l’Unione africana e la Lega Araba, Abdelkader Messahel, che ha concluso la settimana scorsa a Tripoli, incontrando il premier del governo riconosciuto dalla comunità internazionale Fayez al-Sarraj, un viaggio che lo ha portato prima a Baida e a Bengasi, nell’Est, quindi a Zintan, Misurata e Tripoli, nell’Ovest.
Messahel è giunto in Libia, nell’ambito di una delle “iniziative che l’Algeria ha sempre fatto per avvicinare le posizioni dei fratelli libici in vista di una soluzione politica duratura alla crisi attraverso un dialogo tra libici inclusivo e una riconciliazione nazionale che tuteli l’integrità territoriale libica, la sua sovranità e l’unità e la coesione del suo popolo”, stando a quanto annunciato in una nota.
Il ministro ha fatto la prima tappa a Baida, dove ha incontrato il presidente del parlamento di Tobruk, Ageela Saleh, il ministro degli Esteri del governo di Tobruk, Mohamed Dayri, e il principale consigliere politico del generale Khalifa Haftar, Abdelbasit Al-Badri, che è anche ambasciatore libico in Arabia saudita.
Stando a quanto riportato dall’emittente araba Al Arabiya, Haftar avrebbe respinto la proposta illustrata da Messahel, che prevederebbe la creazione di un “Consiglio Supremo” composto da Saleh, Haftar, Sarraj e dal presidente dell’Alto consiglio di Stato, Abderrahman Al-Sweihli, e avrebbe il compito di sovrintendere “un governo di unità nazionale rappresentativo di tutte le regioni e di tutte le parti politiche”.
La risposta di Haftar, secondo fonti vicine al parlamento di Tobruk citate da al Arabiya, sarebbe stata: “L’esercito è sotto l’ombrello politico dell’Assemblea dei deputati che ci ha dato l’ordine di combattere il terrorismo e di riportare la stabilità nel Paese e potete rivolgervi a loro per discutere le soluzioni politiche”. L’incontro a Tripoli con Sarraj: stando al comunicato diffuso dall’ufficio del premier libico, Messahel ha illustrato i risultati delle sue tappe a Baida, Bengasi, Zintan e Misurata e Sarraj ha dichiarato che “il consiglio presidenziale continua a tendere una mano per la concordia tra le parti perché non c’è nessuna alternativa alla concordia e all’accettazione dell’altro”. Il premier ha quindi sollecitato la fine dell’escalation militare, “in particolare nel Sud libico, perché questo complica il processo politico e aggrava i contrasti che stiamo cercando di appianare”.
Askanews
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